E' tornata far sentire la sua voce sotto i palazzi della ragione la tromba dei cafoni, ovvero il megafono montato sopra l'automobile di Pio Rapagnà, l'agguerrito promotore dei cinque referendum contro i costi della politica.
Referendum a rischio, perchè secondo statuto non sarebbero possibili iniziative referendum sei mesi prima e sei mesi dopo le elezioni. In dubbio anche l validità validità delle firme finora raccolte. Dubbio fugato oggi in seguito ad un incontro chiarificatore con i dirigenti della presidenza del consiglio: le firme sono valide e si può continuare a sottoscrivere, si raccomanda Rapagnà, recandosi presso gli uffici comunali. Con questi referendum, ricorda inoltre Piò Rapagnà, si risparmierebbe fino ad un miliardo di euro l'anno, tagliando costi non necessari della politica.
Nella lunga intervista a Pio Rapagnà, parla anche dell'atteggiamento ondivago dei consiglieri regionali, ricorda , e ha qualcosa da dire ad Antonio Verini dei Liberal democratici, che ha deciso di brandire la causa della riduzione dei costi della politica.