Covid, in Abruzzo varianti ovunque sul territorio sarà fondamentale il tracciamento

23 Gennaio 2021   18:07  

 "Mentre all'inizio vedevamo casi da varianti concentrati in un'area o in una struttura, ora registriamo contagi sparsi. Non più focolai circoscritti: le varianti si sono intrufolate ovunque sul territorio".

Lo dice all'ANSA il direttore del laboratorio di Genetica molecolare - Test Covid-19 dell'Università di Chieti, Liborio Stuppia, commentando la questione delle varianti accertate in Abruzzo e delle prime reinfezioni.

    La situazione di Guardiagrele, paese del Chietino di novemila abitanti in cui sono emersi una quarantina di contagi riconducibili alla variante inglese, secondo Stuppia potrebbe "non essere un caso isolato, ma piuttosto una situazione emblematica di un fenomeno più ampio, che interessa il territorio".
 
"In un contesto di questo tipo - osserva l'esperto - diventa fondamentale il tracking: dobbiamo capire che percorso fa il virus, dove avviene il contagio e non basta più limitarsi ad appurare dove viva il paziente. Da questo punto di vista serve un grande lavoro da parte dei Siesp (Servizi igiene epidemiologia e sanità pubblica) delle Asl, che devono lavorare al meglio sulle indagini epidemiologiche".

   Il laboratorio di Genetica molecolare si sta occupando anche di diagnostica e sta processando fino a 600-800 tamponi al giorno, ma l'attività principale della struttura è la ricerca.

    Si sta infatti occupando senza sosta del sequenziamento del genoma del virus e, sul fronte reinfezioni, sta studiando la risposta anticorpale dei pazienti, perché in caso di nuova infezione all'origine del contagio potrebbe esserci un ceppo diverso.
   
"Con il Cast (Center for Advanced Studies and Technology) dell'Università di Chieti - annuncia Stuppia - stiamo organizzando un grande progetto che prevederà tre attività principali: sequenziamento del genoma del virus, ricerca e studio degli anticorpi nei pazienti, test prognostici".


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