Cram Sudafrica / Aperti i lavori con i saluti della ministra Dorothy

07 Settembre 2007   15:05  
Con i saluti davvero calorosi e simpatici di Dorothy Mahlangu, ministro degli Enti locali e Minoranze etniche, si sono aperti oggi al Circolo italiano di Johannesburg, in Sudafrica, i lavori del Consiglio regionale degli abruzzesi nel mondo (Cram) della Regione Abruzzo, presieduto da Donato Di Matteo. La delega alle Minoranze etniche significa in Sudafrica essere anche il ministro degli italiani, ha detto la Mahlangu, molto legata al nostro Paese, che ha visitato grazie all’amicizia che ha con Maurizio Mariano, ex presidente del Comites, che ha definito certamente l-abruzzese più importante nel paese africano. “Il ruolo degli imprenditori italiani in Sudafrica è molto importante – ha detto la Ministra - soprattutto nel settore alimentare. Mi sono convertita alla moda e alla cucina italiana. Dopo la visita in Italia e in Abruzzo, la mia vita è cambiata. Quando Maurizio è venuta a prendermi a Fallo, dove ero ospite della sua famiglia, stavo giocando a bocce. La Mahlangu ha ringraziato Di Matteo, sia per la scelta del Sudafrica per i lavori del Cram e sia per la decisione del Presidente del Cram di sostenere con un progetto abruzzese il cimitero di Zonderwater, dove sono sepolti molti italiani e fra questi tanti abruzzesi, fatti prigionieri dagli inglesi ma anche uccisi dai nazisti quando cercavano di rientrare in nave dall’Italia”. Di Matteo e Tagliente ha voluto ieri fare visita al Cimitero perchè, rispettivamente, anche il nonno e lo zio dei due consiglieri regionali abruzzesi sono stati fatti prigionieri in Sudafrica. Presente anche l´onorevole Antonio Razzi, che partecipa pure al Cram in quanto componente rappresentante gli abruzzesi di Svizzera. “Il cimitero è in un paese molto povero del Sudafrica: il sostegno dell’Abruzzo al monumento spero significhi anche aiuto lavorativo alla comunità locale”. La Ministra, ha poi parlato del Sudafrica post-apartheid: “Siamo molto impegnati nella lotta contro il razzismo e negli ultimi 13 anni nostra economia è cresciuta molto, l’inflazione è scesa e il bilancio sanato. Abbiamo investito molto in educazione, sanità e indigenza. Il Sudafrica non omogeneo, siamo diversi ma le nostre diversità sono riconosciute dalla Costituzione. Abbiamo 11 lingue ufficiali, con in più molti immigrati dai paesi africani limitrofi, cinesi, greci, libanesi, russi. La globalizzazione ha peggiorato le cose. Vogliamo rafforzare ancor più l’economia e renderla accessibile a tutti, soprattutto risolvendo il problema del lavoro – ha proseguito la Ministra - disoccupazione significa criminalità, qui si uccide pure per un cellulare”. Il Sudafrica ha il difficile ruolo di paese leader del continente, ha concluso la Mahlangu, “Non è giusto che il solo il Sudafrica si sviluppi, anche perché sennò l’emigrazione dal continente verso di noi aumenterà sempre di più, per questo aiutiamo gli altri paesi”. (segue) Nella foto, da sinistra: Mario Di Cicco (componente Cram Sudafrica), Giuseppe Tagliente (consigliere regionale di Fi e componente Cram), Ana Maria Michelangelo (vicepresidente Cram, dal Venezuela), Donato Di Matteo (Presidente Cram), la ministra Dorothy Mahlangu, Antonio Razzi (deputato dell´IdV e componente Cram) e Carmine Angelucci (presidente dell´Associazione abruzzese di Johannesburg.

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