Crisi Finmek: pugnalata al Senato. La rabbia dei lavoratori

Bocciata proroga cassa integrazione

17 Luglio 2008   13:35  

Ieri il senato nell'ambito della discussione per la conversione del decreto 97-2008 ha bocciato un importantissimo emendamento che avrebbe permesso di prorogare di un anno il commissariamento della Finmek e la cassa integrazione a favore di 380 lavoratori di Aquila e Sulmona. Oggi per i lavoratori è il giorno dell'amarezza della rassegnazione. l'ipotesi quasi inevitabile è infatti a questo punto che il commissario Vidal a settembre dichiari il fallimento. I 208 lavoratori di L'Aquila e i 170 di Sulmona potranno godere al massimo di un altro anno di cassa integrazione di chiusura stabilimento, prevista per legge, di 700 euro al mese, per un altro anno. Poi saranno disoccupati a tutti gli effetti, in un età in cui è molto difficile ritrovare una collocazione nel mercato del lavoro. Per il mondo politico e i sindacati è invece il giorno delle reciproche accuse: la presidente della provincia Stefania Pezzopane, il senatore Legnini, il parlamentare Giovanni Lolli, tutti del partito democratico, si dicono indignati soprattutto per il fatto che i senatori abruzzesi del Partito delle libertà hanno preferito seguire gli ordini di scuderia e hanno votato contro l'emendamento, che pure avevano sottoscritto. Il governo. Rincara la dose il sindaco Cialente: il governo sferra oggi uno schiaffo alla città e al territorio, proprio quando massimi erano gli sforzi per dare una prospettiva al polo elettronico aquilano.

Spiragli ci sono martedi prossimo si terrà un vertice con le aziende che potrebbero presentare in extremis quel piano industriale atteso da anni e più volte annunciato, ma amai materialiizzato. Un lumicino di speranza, che però si avvia questa volta a spegnersi per sempre.

Nel servizio intervista a Gino Mattuccilli, sindacalista della Cisl e a un lavoratore della Finmek

FT


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