Crisi Milan, Inzaghi: "Sono Sereno, Sapevo che non Sarebbe Stato Facile Allenare i rossoneri"

20 Marzo 2015   16:12  

MILANO - Nonostante una delle peggiori anna te di sempre per i rossoneri, le contestazioni e gli sberleffi in giro per Milano, Filippo Inzaghi ex stella del calcio azzurro ed ora allenatore del Milan si dice "sereno":

«Quando alleni il Milan sai a cosa vai incontro. Ma ci sono tanti bravi allenatori con grandissima esperienza che soffrono e fanno fatica, sarebbe stato utopistico pensare di non soffrire alla prima esperienza».

Super Pippo è convinto che continuerà e va dritto per la propria strada:

«Vado avanti per la mia strada, poi chi dovrà valutarmi farà le sue scelte. Io cercherò di fare il massimo finché mi sarà concesso, poi vedremo cosa succederà».

Ma la curva e gli ultras la pensano diversamente e anticipano la diserzione dallo stadio:

«Invitiamo tutti a disertare lo stadio in occasione di Milan-Cagliari. Dovranno restare completamente soli, come ci hanno fatto sentire tante, troppe volte in questi anni»: la Curva Sud rossonera lancia per domani la protesta contro la società in un lungo comunicato con una serie di domande al presidente Silvio Berlusconi, come queste: «Quanta voglia ha ancora di riportarci sul tetto del mondo? E se non ne ha voglia, perché prolungare l'agonia di questa mediocrità che ci sta lentamente portando verso il fondo?».

Si sta organizzando un vero e proprio boicottaggio dei prodotti firmati "Milan", i tifosi invitano tutti a «evitare di acquistare ogni tipo di merchandising ufficiale, evitando Casa Milan ed ogni genere di iniziativa per questa giornata».

E nell'elenco di domande a Berlusconi la Curva ribadisce il proprio appoggio alla figlia Barbara e le critiche all'altro ad, Adriano Galliani. «Vuole portare avanti la storia della sua famiglia, legandola ancora al Milan? - chiede la Curva al presidente rossonero -. Noi appoggeremmo sicuramente questa scelta, ma se si trattasse di una scelta portata avanti con criterio, lasciando la società in mano a Sua figlia senza l'impedimento di terze persone che ormai hanno fatto il loro tempo (ed i propri interessi), ma soprattutto con un portafoglio da dedicare al Milan e alla ricostruzione del Milan».

Gli ultrà riconoscono a Berlusconi come ha salvato il Milan portandolo «in pochi anni ad essere sul tetto del mondo. Ma purtroppo - accusano - siamo ormai da troppo tempo di fronte ad un immobilismo che ci fa sentire soli, abbandonati a noi stessi e quasi rassegnati. Purtroppo - è la conclusione del comunicato - dopo esser stati sempre fiduciosi e ad aver atteso è giunta l'ora di prendere in mano la situazione e, a partire da domani cominceremo con una serie di iniziative volte ad ottenere chiarezza e far capire che troppe cose non ci vanno più bene».


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