Crisi e dintorni. Gli italiani vittime del gioco d'azzardo

L’indagine dell’Eurodap

30 Gennaio 2010   11:24  


Qualche giorno fa un disoccupato di Sassari ha vinto un milione e 740 mila euro. Prima della sorprendente svolta che lo ha colto in una delle tante giornate uguali a se stesse, sembra che il giovane sardo avesse predetto la propria vincita.

Dopo essere entrato in una ricevitoria ha acquistato un biglietto del gioco “Turista per sempre”, e riferendosi alle due titolari dell’esercizio pare abbia detto che alla vincita di Cagliari, avvenuta solo 24 ore prima, sarebbe seguita quella di Sassari, più precisamente, la sua. Detto fatto il giovane 35enne del Sassarese si è trovato sotto una pioggia di soldi, dei quali -stando al regolamento del gioco- un milione e 200 mila li riceverà subito, 6 mila ogni mese per 20 anni e altri 100 mila al termine del fortunato periodo.

Ma l’uomo non intende fare il “turista per sempre”. Ha giocato per tentare una sorte fino al quel momento abbastanza avversa. I soldi gli serviranno per “sposarsi e mettere su famiglia” ha affermato. Mete esistenziali che fino a ieri la mancanza di un occupazione stabile gli aveva precluso.

Bella storia. Il problema è che per ogni vincitore un numero enorme di altri individui torna a casa sconfitto. E l’adrenalina liberata dalla scommessa, dal rischio e dalla speranza di cambiare radicalmente vita (o più semplicemente tamponare qualche conto aperto)si trasforma nell’antipatica presa d’atto di aver buttato via i soldi ancora una volta.

Un gioco pericoloso. Secondo recenti studi europei sulle conseguenze psicosociali che la recessione infligge allo stile di vita della popolazione, le cattive condizioni economiche di un Paese e l’approccio che le Istituzioni mostrano nel combatterle, influirebbero sulla propensione al rischio e al gioco d’azzardo di molti soggetti.

LO STUDIO DELL’EURODAP

E se è vero che nei casi più gravi è il disturbo mentale a fare da padrone, occorre anche considerare tutti gli altri casi in cui è la disperazione ad attivare comportamenti incauti e patologie da gioco. Ad affermarlo l’Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico, che nel suo ultimo studio affronta il problema alla luce della crisi economica, e del profondo disagio sociale da essa diffuso nella vita di intere famiglie.

Secondo l’allarme lanciato dall’Associazione  “Le persone che giocano ai giochi d'azzardo come Poker on line, Win for Life o altri, sperando di risolvere i loro problemi economici rincorrendo all'illusione della vincita, rischiano la salute mentale, sviluppando dipendenza e mettendo in atto comportamenti ossessivo-compulsivi”.  

Paola Vinciguerra, psicologa e psicoterapeuta, nonché presidente dell’Eurodap ne è convinta, ritenendo che “lo stato di frustrazione e fallimento che la crisi economica sta sviluppando nella popolazione e lo stimolo continuo che riceviamo dalla pubblicità” abbia facile presa sulla gente,  vista anche "la totale inconsapevolezza della pericolosità di questi giochi che portano alla dipendenza”.

In effetti soltanto nel 2009 gli introiti delle società connesse al gioco d’azzardo sono aumentati del 40%. Un valore che messo in rapporto con la vistosa mancanza di risorse e progetti rilevata dall’ultimo rapporto Eurispes in relazione al nostro Paese, lascia intravedere la totale disillussione dell’italiano medio circa un eventuale miglioramento delle proprie condizioni economiche e della cosa pubblica in generale.

IL SONDAGGIO ON LINE

Una considerazione che l’Eurodap ha -almeno in parte- desunto da un sondaggio on line(www.eurodap.it) sull'impatto di alcuni giochi d’azzardo immessi di recente sul mercato, tra i quali l’appetitoso “Win for Life”, che dilaziona la vincita in mensilità di alcune migliaia di euro da percepire nell’arco di 20 anni.

Una formula pericolosamente azzeccata in quest’Italia di inizio Millennio tanto carente sotto l’aspetto lavorativo quanto in quello retributivo. Dai risultati dell’indagine è infatti emerso che circa il 60% dei partecipanti ritiene Win for Life “un gioco come un altro”, il 30% lo considera “eccitante”, mentre soltanto il 10% lo intercetta come qualcosa di “pericoloso e manipolatorio”.

Secondo la Vinciguerra “La tipologia di Win for Life” istigherebbe al gioco, in quanto una vincita massima di 4 mila Euro (al mese, per 20 anni) darebbe la sensazione che vincita e ricchezza siano "facilmente raggiungibili” . “Tutto questo- aggiunge l’esperta- porterà ben presto alla possibilità di avere un aumento della dipendenza dal gioco d'azzardo su larga scala”.

Una visione che promette di concretizzarsi se la politica italiana continuerà a combattere se stessa piuttosto che affrontare i problemi reali di un'intera Nazione.

 

La replica del responsabile italiano di Everest Poker sul Corriere della sera.it

 

Una giornata da disoccupati

 

Il rapporto Eurispes

 

 

Giovanna Di Carlo

 

 

 

 

 


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