Crisi in Comune: l'Udeur apre. Sd: no a sindaci imperatori

Sciami sismici a Palazzo Margherita

04 Febbraio 2009   18:06  

Un amletico sindaco Cialente  medita le prossime mosse per superare la crisi della sua maggioranza, e non esclude di gettare la spugna e tornare a fare il medico. Il Partito democratico fa quadrato intorno al sindaco, ed un argomentazione sembra essere particolarmente convincente alle orecchie dei riottosi alleati minori: tornare al voto in primavera sarebbe un suicidio politico per il centro-sinistra aquilano. E l'Udeur infatti oggi dichiara di volere sostenere la maggioranza, anche se a precise condizioni: maggiore collegialità e un assessore in Giunta, come spiega nell'intervista il consigliere Giampaolo Arduini.

Venerdi alle 17.00 tutti partiti della maggioranza si ritroveranno intorno ad un tavolo per un incontro risolutivo. Le divergenze restano tra Pd e il gran numero di gruppi consiliari che costituiscono la maggioranza elastica e a numero variabile a Palazzo Margherita. In particolare Rifondazione e Italia dei valori hanno altre idee in tema di urbanistica, si litiga sul bilancio di previsione, che a quanto sembra conterrà solo tagli. C'è poi il rimpasto di giunta che per ora fa solo lievitare le polemiche egli appetiti. E infine la soglia al 4% alle europee, ieri votata anche dal parlamentare Pd aquilano Giovanni Lolli. La posizione più critica è quella di Sinistra democratica, che però è già uscita dalla maggioranza tendo dietro di sé la porta socchiusa. Nel servizio intervista a Giustino Masciocco, consigliere comunale della Sinistra democratica.

FT

 


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