Crisi, l'Arcivescovo Forte a studenti e professori: "La menzogna ha avuto effetti devastanti"

02 Settembre 2011   17:23  

"Carissimi Amici, all'inizio del nuovo anno scolastico desidero farvi giungere il mio augurio e l'assicurazione della mia preghiera, invitandovi a riflettere con me sul momento particolarmente difficile che sta attraversando il nostro Paese, insieme peraltro a tutto l'Occidente".

Inizia cosi' la lettera che l'arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte, ha indirizzato ai ragazzi e ai giovani che riprendono la scuola, ai dirigenti scolastici, ai docenti e al personale non docente di tutte le scuole.

"La crisi annunciatasi tre anni fa e' andata mostrando progressivamente i suoi effetti drammatici sul mondo del lavoro e sulla vita quotidiana delle nostre famiglie: la menzogna che aveva indotto molti a ritenere equivalenti l'economia reale e quella virtuale dei giochi finanziari - osserva l'arcivescovo - ha prodotto conseguenze devastanti in Paesi, la cui stabilita' era finora ritenuta immune da rischi, e si fa sentire da noi nel settore dell'occupazione, nella fatica di molte famiglie a tirare avanti fino alla fine del mese, nei provvedimenti da 'lacrime e sangue' di cui chi governa dovra' farsi carico, con la speranza che sia salvaguardata al massimo l'equita'.

Certamente voi, carissimi ragazzi e giovani, siete consapevoli di queste difficolta', anche quando esse non avessero toccato direttamente le vostre famiglie.

Mi sembra percio' giusto chiederci quale contributo potreste dare al superamento della crisi. In quanto essa nasce da processi economico-sociali, che hanno evidenti risvolti politici, ritengo che il primo compito che vi spetta sia quello di impegnarvi al massimo nello studio, per prepararvi a dare un contributo qualificato alla societa' di domani. Studiate, leggete, informatevi, fatevi un'idea di cio' che e' avvenuto e sta avvenendo, individuatene le cause e cercate di vaccinarvi il piu' possibile nei confronti degli errori che sono alla base delle difficolta' attuali. Nella sua radice piu' profonda, pero', la crisi e' di ordine morale: egoismi e cecita' colpevoli hanno permesso che alcuni si avvantaggiassero a scapito di molti altri, i piu' deboli.

L'Italia, nonostante la vivacita' del suo tessuto imprenditoriale e manifatturiero e la qualita' dei suoi lavoratori - prosegue monsignor Forte - non e' stata meno colpita dalla tempesta etica ed economica che ha investito il 'villaggio globale'. Occorre percio' un cambiamento di mentalita' e di stili di vita: alla logica egoistica dell'accaparramento bisogna opporre un'educazione alla solidarieta' e allo spirito di servizio in vista del bene comune; al consumismo sfacciato e ai falsi modelli che puntano all'avere di piu' per essere di piu', bisogna reagire con una scelta di sobrieta', allenandosi al sacrificio e alla condivisione con i piu' deboli.

Tutto questo non avverra' senza il concorso di tutti, senza il vostro concorso.

E' l'ora di un sussulto morale che parta da uomini e donne dal cuore puro, sinceramente desiderosi di impegnarsi per il bene di tutti: e i giovani dovranno stare in prima linea in questa 'rivoluzione morale'. Da parte mia sono convinto che l'aiuto di Dio, cercato attraverso la preghiera e sperimentato nell'esercizio dell'amore al prossimo, sia la grande forza di cui tutti abbiamo bisogno per questo nuovo inizio. A Lui vi affido e vi invito ad affidarvi, ripetendovi le parole dell'amatissimo papa Giovanni Paolo II, dichiarato beato lo scorso 1 maggio: 'Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!' (22 Ottobre 1978). E' tempo di scelte radicali! Solo preparando ad esse la scuola potra' contribuire a far crescere la qualita' della vita di tutti.

Chiedo, percio', a docenti e studenti di riflettere su questi spunti, comunicandomi se vorranno le loro impressioni.

Benedico i ragazzi e i giovani, le famiglie e l'intero personale scolastico, docente e non docente, con tutto il mio cuore di Padre e Pastore", scrive infine l'arcivescovo Bruno Forte.


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