Critiche alla chiusura della biblioteca a Piazza Salotto

07 Marzo 2012   07:42  

“Il centro di Pescara non può perdere la sua storica biblioteca ‘Di Giampaolo’: nelle prossime ore chiederò un nuovo incontro con l’assessore regionale Carpineta per riaffrontare la necessità di individuare con massima urgenza una nuova localizzazione per la struttura sempre nel quartiere centrale di Pescara. Nelle more chiedo di mettere in stand by temporaneamente il processo di trasferimento dei volumi nei locali situati in una traversa della via Tiburtina, peraltro ad appena 200 metri dalla biblioteca realizzata con i fondi Urban 2 e della stessa Università ‘D’Annunzio’, ovvero di due strutture che già oggi svolgono in maniera egregia lo stesso servizio che la ‘Di Giampaolo’ ha sempre svolto in piazza Salotto, un quartiere che ora resterà invece privo di tale punto di riferimento”. Lo ha detto il consigliere regionale del Pdl Lorenzo Sospiri, capogruppo consiliare in Comune, affrontando il tema inerente il trasferimento della Biblioteca ‘Di Giampaolo’ da piazza Salotto in una traversa di via Tiburtina.

“Nei mesi scorsi – ha ricordato il consigliere Sospiri – avevamo avuto contatti chiari con l’assessore regionale Carpineta, responsabile del ‘caso’, illustrando in maniera inequivocabile tutti i risvolti della biblioteca di piazza Salotto, un punto di riferimento per intere generazioni: certamente la struttura non può più restare nei locali di piazza della Rinascita, dichiarati insalubri dagli stessi Vigili del Fuoco, ma in seguito a quella certificazione, la Regione Abruzzo, proprietaria dell’Ente, ha emanato un bando pubblico per individuare una nuova localizzazione. Bando che evidentemente è stato aggiudicato esclusivamente sulla base del principio della convenienza economica, decidendo il trasferimento della struttura non di pochi metri, ma addirittura in un altro quartiere, in via Salara Vecchia, una traversa della via Tiburtina. Una scelta che sicuramente sarà vantaggiosa per le casse regionali, ma che non tiene conto delle esigenze dell’utenza della ‘Di Giampaolo’, un’utenza tipicamente territoriale, circoscrizionale, un’utenza che paradossalmente oggi resterà priva di una biblioteca, considerando che resterà a disposizione solo quella provinciale, in via del Concilio, con tutti i problemi di agibilità che oggi anche quella struttura presenta, limitandone dunque utilizzo e fruibilità. E non si tratta di  scatenare ‘lotte di quartiere’ tra il centro e la periferia: infatti consideriamo che la nuova localizzazione individuata, ossia una traversa di via Tiburtina, andrà a posizionare la nuova sede della ‘Di Giampaolo’ a 200 metri dalla biblioteca comunale realizzata con fondi Urban nella vecchia sede del quartiere in via Giardino e a pochi metri dall’Università ‘D’Annunzio’, in altre parole andrà a servire una zona della città che già oggi conta altre strutture simili e ben organizzate. Nel corso della prima riunione, lo stesso assessore Carpineta aveva condiviso tali considerazioni, rendendosi disponibile a individuare un’ulteriore soluzione, ferme restando le risultanze dell’evidenza pubblica, ipotizzando anche la possibilità di costruire una nuova biblioteca in pieno centro. All’improvviso però – ha proseguito il consigliere Sospiri – apprendiamo che l’esame delle possibili alternative è stato congelato e, al contrario, è cominciato il trasferimento della ‘Di Giampaolo’ in via Tiburtina, una scelta che non condividiamo. A questo punto chiederò formalmente una nuova riunione specifica con l’assessore Carpineta, nel rispetto di un ordine del giorno approvato anche dal Consiglio comunale di Pescara con la quale si impegnava la Regione a individuare una localizzazione limitrofa a quella attuale per la storica Biblioteca. Chiederò dunque all’assessore Carpineta di fermare, immediatamente, il trasferimento della ‘Di Giampaolo’ per avere il tempo necessario per individuare una soluzione più idonea e opportuna nell’interesse della città”.

 


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