Crolli, entra nel vivo processo via Rossi. Grandi rischi, da lunedì full immersion

14 Maggio 2011   12:51  

Due anni dopo il devastante sisma che ha colpito l'Abruzzo interno vanno delineandosi i primi processi a carico delle persone che la Procura della Repubblica dell'Aquila ha individuato come responsabili dei numerosi crolli di edifici pubblici e privati che causarono la morte di 309 persone.

Ieri è entrato nel vivo il processo riguardante questo palazzo di Via Generale Rossi, sotto le cui macerie persero la vita 17 persone. Decessi avvenuti durante il sonno per cause riconducibili ai traumi ma anche per sopraggiunta asfissia dovuta alle grandi quantità di polvere, è il responso del medico legale della Asl che svolse gli esami autoptici sui cadaveri delle vittime.

In aula poi ieri le testimonianze dei soccorritori e quelle, toccanti, dei sopravvissuti, alcuni oggi invalidi, estratti dalle macerie dopo 17 ore.

Alla sbarra con l'accusa di omicidio colposo, disastro e lesioni per questo procedimento gli ingegneri aquilani Diego e Davide De Angelis e Angelo Esposito. Se i ritmi procedono serrati, questo sarà il primo processo ad arrivare a sentenza.

E per una settimana intensa che si chiude un'altra se ne apre.

Per il 16, 17 e 18 maggio sequenza di udienze per il procedimento a carico dei componenti della Commissione Grandi rischi. Gli imputati, lo ricordiamo, sono accusati di omicidio colposo plurimo per aver fornito elementi rassicuranti alla popolazione a pochi giorni dal devastante terremoto.

In calendario per lunedì, martedì e mercoledì le discussioni per decidere quali parti civili ammettere, una quarantina quelle che hanno fatto richiesta di entrare nel processo. Calendarizzata per lunedì anche l'udienza preliminare sul filone bis della Grandi rischi.

(MS)


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