Crolli: via D'Annunzio, chiesti risarcimenti per 22 milioni

22 Gennaio 2011   11:29  

Sarà parte civile, il Comune dell'Aquila, in tutti i procedimenti penali relativi ai crolli del terremoto. La decisione di costituirsi in giudizio, deliberata dalla giunta comunale su proposta dell'assessore Pierluigi Pezzopane, riguarda anche il processo a carico dei componenti della Commissione Grandi Rischi, indagati dalla Procura dell'Aquila per omicidio colposo: a loro, si addebita di non aver svolto fino in fondo i compiti di informazione, consulenza e soprattutto prevenzione, esponendo così una intera comunità di decine di migliaia di persone, al rischio di perdere la vita.
“Il Comune dell'Aquila – si rileva nella delibera di giunta – si trova nel numero delle persone offese, atteso che è compito dell'amministrazione locale quello di proteggere la collettività nei confronti di condotte illecite e antisociali che pongano in pericolo, come è avvenuto nella fattispecie, la vita e l'incolumità dei singoli”.

Vanno avanti nella loro strada, intanto, i vari procedimenti aperti, se ne contano più di 150, per i crolli di singoli edifici, pubblici e privati.
Di nuovo in aula, dopodomani, per l'udienza preliminare sul crollo del condominio di via D'Annunzio, zona Villa Comunale, sotto le cui macerie, la notte del sei aprile, morirono 13 persone e altre ne rimasero ferite. Le richieste di risarcimento delle parti civili sono salite a 22 milioni di euro.
Tre gli indagati che dovranno rispondere di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni.
E questo di via D'Annunzio, sarà il primo filone nel quale il Comune chiederà di entrare con istanza dell'ufficio legale.

(MS)


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