Crollo Convitto Nazionale: due rinvii a giudizio

Livio Berazi e Vincenzo Mazzotta

27 Ottobre 2010   18:47  

Il gup del Tribunale dell'Aquila, Marco Billi, ha rinviato a giudizio, il 28 gennaio 2011 con l'accusa di omicidio colposo, Livio Bearzi e Vincenzo Mazzotta, rispettivamente preside del Convitto nazionale dell'aquila e dirigente del settore edilizia della Provincia dell'Aquila. I fatti si riferiscono al crollo dello stabile, ubicato in Corso Federico II, avvenuto durante il terremoto del 6 aprile 2009 quando morirono tre studenti minorenni ospitati nella struttura. Un quarto giovane rimase invece gravemente ferito.

Gli avvocati della difesa hanno annunciato l'intenzione di "procedere ad una lista lunghissima di testi", si parla addirittura di 450 persone da indicare come testi del dibattimento. Per quanto riguarda il risarcimento danni alle persone offese sono stati indicati la Provincia e il ministero dell'Universita'.

Livio Bearzi di 53 anni, e' accusato in quanto non avrebbe valutato la totale inadeguatezza dell'edificio e non avrebbe ordinato la evacuazione dopo le prime scosse. Inoltre gli viene contestato di non avere mai fatto sottoporre l'edificio a opere di ristrutturazioni.
A Vincenzo Mazzotta, dirigente provinciale del settore della edilizia pubblica, sono imputate simili contestazioni. Sono assistiti dagli avvocati Paolo Guidobaldi e Antonio e Paolo Mazzotta . Nel crollo sono morti Luigi Cellini di Trasacco oltre a Marta Zelena e Ondrey Nuozovsky . Le parti civili sono tutelate dall'avvocato Antoino Milo e Roberto Verdecchia. Gli avvocati difensori hanno annunciato la presentazione di una "lunghissima lista di testi". Si parla di non meno 450 persone da convocare e ascoltare nella fase dibattimentale. "Per il bene collettivo - hanno detto gli avvocati Paolo Guidobaldi e Alfredo Iorio - si e' deciso di fare un processo pieno non piu' nel segreto di una camera di consiglio ma aperto, in sede dibattimentale in modo che si sappia la verita'. Come avvocati siamo dispiaciuti - hanno concluso i due legali - come cittadini possiamo dire che e' giusto cosi'".
Gli avvocati Antonio Milo e Roberto Verdecchia del foro di Avezzano nella precedente udienza avevano citato per danni oltre ai due imputati, anche la Provincia, il ministero dell'Istruzione. La somma richiesta dai familiari di Luigi Cellini il ragazzo di Trasacco morto sotto le macerie e' di due milioni di euro. Oltre 300mila euro sono stati chiesti da Mirko Colangelo un ragazzo rimasto ferito gravemente nel crollo ma ora salvo anche se resta lo choc indelebile di quella esperienza. Sotto le macerie sono rimasti uccisi anche due minorenni stranieri: Ondrey Nuozovsky e Marta Zelena


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