D´Alfonso inquisito fa il sornione:

29 Dicembre 2007   14:08  
Sereno e sorrdente come sempre, il leader Pd e sindaco di Pescara Luciano D´ Alfonso, nonstante la vicenda giudiziaria che lo vede protagonista. In seguito allaa maxi inchiesta su urbanistica e tangenti, infati al primo cittadino vengono contestati i reati i corruzione, abuso di ufficio, illecito finanziamento ai partiti. "La mia opinione e´ che non c´e´ trippa per gatti", il suo ironico e loconico commento. In merito all´avviso di garanzia relativo all´inchiesta su Guido Dezio, dirigente a Palazzo di citta´, il sindaco ha voluto chiarire che col concorso di Dezio lui non c´entra nulla e che l´avviso ricevuto per abuso e concorso in abuso riguarda altro, e cioe´ "le funzioni di economo provveditore assegnate a Dezio e l´incarico che gli e´ stato assegnato come dirigente". A questo proposito - ha chiarito il sindaco - "e´ indiscutibile che il sindaco possa scegliersi il dirigente di staff". E poi, sempre per il D´Alfonso, "l´abuso deve determinare un vantaggio. Ma qual e´ - si e´ chiesto il primo cittadino - il vantaggio che ho procurato a Dezio, visto che la somma da lui percepita e´ la stessa? L´unico che si e´ avvantaggiato, in questa vicenda, e´ stato il comune di Pescara, che ha risparmiato 100mila euro". Per quanto riguarda il secondo avviso di garanzia, per un fondaco avuto da un privato, "credo che sia stata l´amministrazione ad avvantaggiarsi" - ha commentato il sindaco. D´Alfonso, che ha chiesto di essere ascoltato dalla magistratura e probabilmente sara´ convocato a giorni, ha detto di voler "ristabilire le condizioni in cui tutti hanno fiducia di ognuno". (AGI)

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