DEBITO SANITÀ: CASTIGLIONE (AN), DEL TURCO NON RICANDIDABILE

06 Giugno 2008   12:59  

L'esito dell'incontro Stato-Regione non poteva avere esito diverso, la gestione fallimentare da parte di Del Turco della sanità abruzzese non lascia grandi spazi a mediazioni. I percorsi proposti dal governatore - assunzione di un mutuo trentennale per la rateizzare del deficit sanitario o il rinvio di un anno degli impegni assunti nel piano di rientro - non potranno che paralizzare per intere generazioni la capacità di investimenti della Regione e le potenzialità di spesa delle famiglie, ingessando definitivamente la già agonizzante economia abruzzese'.

Così Alfredo Castiglione commenta le notizie relative all'incontro tenuto ieri a Roma. 'Non possiamo che essere d'accordo con quanto affermato da Maurizio Sacconi, ministro del welfare - ha continuato il capogruppo di An in consiglio regionale - ovvero che di fronte a un così clamoroso fallimento politico non rimanga che il commissariamento della sanità regionale e provvedimenti punitivi nei confronti dei responsabili come la non ricandidabilità.

Purtroppo tutti sappiamo come, malgrado le strumentali minacce di dimissioni reiterate settimanalmente per tenere sotto pressione una maggioranza litigiosa e distratta, Del Turco non abbia nessuna intenzione di lasciare la poltrona, almeno finchè non ne riceverà un'altra, come l'intera sua storia politica ci racconta. Da parte nostra - continua l'esponente di An - avevamo dato la nostra disponibilità a confrontarci sui problemi ma evidentemente non c'e' interesse ad affrontarli con l'adeguato senso di resposanbilità.

Aspetto ancora che il manager della Asl di Pescara, Balestrino, venga ascoltato - come da me richiesto - in V commissione consiliare. So che è disponibile e che il suo lavoro qualche segnale positivo inizia a darlo (penso al nasocomio di San Valentino) ma in quell'occasione mi aspetto risposte chiare su le liste d'attesa, chiusura e accorpamenti impropri di reparti e precariato. Situazioni di difficoltà che, con il passare del tempo, si fanno sempre più gravi, il tutto reso ancora più evidente da una politica regionale scellerata che - con il piano di riorganizzazione dei posti letto e il piano sanitario - si è rivelata inadeguata e del tutto priva di una strategia di respiro.

Nello stesso tempo - conclude Castiglione - mi fa piacere che le forze sindacali abbiano deciso di assumere un'iniziativa forte il prossimo 23 giugno in favore dell'ospedale di Pescara che, come ho più volte denunciato, vive una condizione di progressiva decadenza, ridotto ormai a un ospedale di campagna'.

(AGI)


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