E´ opportuno che il presidente Del Turco, a nome della Regione, faccia sentire la vicinanza di tutto il popolo abruzzese al Santo Padre per l´increscioso episodio dell´Università La Sapienza e allo stesso tempo riveda l´accordo fatto col Governo nazionale sulla questione rifiuti della Campania.
E´ per questi motivi che presenterò nel Consiglio regionale di domani due risoluzioni urgenti sulle quali il Governo regionale non può esimersi dall´intervenire".
Lo annuncia il consigliere regionale della Dc per le Autonomie, Bruno Di Paolo. "E´ quanto meno singolare, infatti - osserva l´esponente politico - che il Consiglio regionale dell´Abruzzo non abbia sin qui sentito il dovere di stigmatizzare quanto accaduto all´Università La Sapienza di Roma, dove si è scritta una delle pagine più tristi della Democrazia Italiana impedendo de facto al Papa di parlare.
La Regione nel suo Statuto approvato soltanto un anno fa riconosce il valore delle sue radici cristiane e tutela il più ampio pluralismo dei mezzi di informazione come presupposto dell´esercizio della democrazia.
E´ dunque assolutamente doveroso - a detta del consigliere Di Paolo - che il presidente Del Turco esprima, in maniera forte ed inequivocabile, lo sdegno dell´intera Regione per questa grave offesa arrecata al Papa invitandolo ufficialmente a tenere un discorso in Consiglio regionale.
Così come è assolutamente indispensabile - prosegue - che il presidente della Regione riveda la scellerata decisione di acconsentire allo smaltimento in Abruzzo di 15.000 tonnellate di rifiuti campani rendendo la nostra Regione quella con il più alto tasso di rifiuti pro-capite, da 3 a 15 volte superiore a quello delle altre regioni.
E´ giusto non venir meno al principio di solidarietà nei confronti della difficile situazione in cui versa la Regione Campania, ma non si capisce per quale motivo l´ Abruzzo debba diventare a tutti gli effetti la Regione ´pattumiera´ d´Italia.
Ecco perchè, a mio avviso - conclude Di Paolo - sarebbe opportuno che il presidente Del Turco si impegnasse a rivedere l´accordo preso con il Governo per ridurre a non oltre 5.000 tonnellate la quantità di rifiuti campani da far confluire nelle discariche abruzzesi".
(AGI)
