Da Haiti la solidarietà a L'Aquila, per tenere alta l'attenzione

16 Febbraio 2011   09:30  

"La ricostruzione dell'Aquila è nelle mani degli aquilani. Se vengono fatte scelte sopra le nostre teste, dobbiamo dire no. Se abbiamo paura, abbiamo già perso." Sono le parole dell'avvocato Evel Fanfan, sopravvissuto al terremoto di Haiti, presidente dell'organizzazione Aumhod che si batte per difendere i diritti civili degli Haitiani, giunto a L'Aquila con l'obiettivo di far conoscere la grave situazione di Haiti. "Haiti e L'Aquila vivono lo stesso dramma", dice Fanfan «qui come nel mio paese, bisogna tenere gli occhi aperti. Le decisioni, devono essere condivise, non imposte dall'alto". Per l'avvocato difensore dei diritti umani il terremoto di Haiti, che ha prodotto 400.000 morti, ha lasciato in ginocchio la città di Port au Prince, per scelta di altri secondo Fanfan, non certo degli Haitiani. Con Fanfan in città è arrivata Gaelle Celestin rappresentante dell'associazione “Gfanm Ayisyen Yo-L'occhio delle donne”.

Come l'Aquila anche Haiti ha ricevuto grande solidarietà internazionale dopo il sisma, attenzione massima da parte dei media e tanti soldi, di cui però non si conosce l'utilizzo. "Ho fatto un giro in città," ha raccontato «ho visto puntellamenti ma tutto è fermo, esattamente come a Port au Prince. I soldi messi con una mano, vengono rubati con l'altra. Ad Haiti oggi ci sono ancora 2 milioni di persone senza acqua, né cibo, né casa ed esposte all'epidemia del colora." Evel Fanfan a L'Aquila ha portato solidarietà ai cittadini. Aquilani e Haitiani, secondo l'avvocato, sono stati vittime della politica, che ha deciso e continua a decidere senza condivisioni. "Ci hanno impoverito per anni e ora non vogliono farci decidere da soli", l'accusa diretta è agli americani che vogliono, secondo Even Fanfan, tenere sotto scacco gli haitiani. Per questo Fanfan è venuto in Italia per non far spegnere l'attenzione su Haiti e su L'Aquila e inviata "a rimanere uniti. Cercano di dividerci, perché insieme siamo una forza. Non dobbiamo permetterlo, sia a L'Aquila che ad Haiti."

L'incontro dell'Aquila fa parte del progetto Emergenza Haiti, nato grazie alla Scuola della Pace di Roma, presieduta Italo Cassa, che nel 2009 a L' Aquila, per sei mesi, ha gestito una ludoteca nella tendopoli di Piazza d'Armi e che all'indomani del terremoto di Haiti è partita per una missione umanitaria, resa possibile anche grazie ai contributi inviati da alcune scuole italiane. Oggi la Scuola di Pace promuove attività di condivisione e sensibilizzazione. Tra queste il carnevale Armonico.

Il Piccolo Carnevale Armonico 2011 sarà il Carnevale dei bambini di Haiti attraverso la realizzazione di un gemellaggio tra il Carnevale in Italia e in altri paesi del Mondo, e il Carnevale dei bambini ad Haiti.

In Italia e dove possibile in altri paesi si sfilerà, e si terranno feste con le maschere, i ritmi e i colori del Carnevale di Haiti.
Ad Haiti si sfilerà con le maschere della tradizione carnevalesca d'Italia e di altri paesi del Mondo.
All'iniziativa sarà collegata la raccolta di fondi a favore dei progetti di scolarizzazione dei bambini di Haiti.

Tutte le scuole italiane possono partecipare, contattando lascuoladipace@gmail.com

Barbara Bologna

 

«La ricostruzione dell'Aquila è nelle mani degli aquilani. Se vengono fatte scelte sopra le nostre teste, dobbiamo dire no. Se abbiamo paura, abbiamo già perso.» Sono le parole appassionate di un sopravvissuto al terremoto di Haiti, l'avvocato Evel Fanfan, presidente dell'organizzazione Aumhod che si batte per difendere i diritti civili degli Haitiani, giunto a L'Aquila con l'obiettivo di far conoscere la grave situazione di Haiti. «Haiti e L'Aquila vivono lo stesso dramma», dice Fanfan «qui come nel mio paese, bisogna tenere gli occhi aperti. Le decisioni, qui come ad Haiti, devono essere condivise, non imposte dall'alto». Per l'avvocato difensore dei diritti umani il terremoto di Haiti che ha prodotto 400.000 morti ha lasciato in ginocchio la città di Port au Prince, per scelta di altri secondo Fanfan, non certo degli Haitiani. Con Fanfan in città è arrivata Gaelle Celestin rappresentante dell'associazione “Gfanm Ayisyen Yo” ovvero “L'occhio delle donne”.

Come l'Aquila anche Haiti ha ricevuto grande solidarietà internazionale dopo il sisma, attenzione massima da parte dei media e tanti soldi, di cui però non si conosce l'utilizzo. «Ho fatto un giro in città,» ha raccontato «ho visto puntellamenti ma tutto è fermo, esattamente come a Port au prince. I soldi messi con una mano, vengono rubati con l'altra. Ad Haiti oggi ci sono ancora 2 milioni di persone senza acqua, né cibo, né casa ed esposte all'epidemia del colora.» Evel Fanfan a L'Aquila ha portato solidarietà ai cittadini. Aquilani e Haitiani, secondo l'avvocato, sono stati vittime della politica, che ha deciso e continua a decidere senza condivisioni. «Ci hanno impoverito per anni e ora non vogliono farci decidere da soli», l'accusa diretta è agli americani che vogliono, secondo Even Fanfan, tenere sotto scacco gli haitiani. Per questo Fanfan è venuto in Italia per non far spegnere l'attenzione su Haiti e su L'Aquila e inviata «a rimanere uniti. Cercano di dividerci, perché insieme siamo una forza. Non dobbiamo permetterlo, sia a L'Aquila che ad Haiti.»

 

L'incontro dell'Aquila fa parte del progetto Emergenza Haiti, nato grazie alla Scuola della Pace di Roma, presieduta Italo Cassa, che nel 2009 a L' Aquila, per sei mesi, ha gestito una ludoteca nella tendopoli di Piazza d'Armi e che all'indomani del terremoto di Haiti è partita per una missione umanitaria, resa possibile anche grazie ai contributi inviati da alcune scuole italiane. Oggi la Scuola di Pace promuove attività di condivisione e sensibilizzazione. Tra queste il carnevale Armonico.



Il
Piccolo Carnevale Armonico 2011 sarà il Carnevale dei bambini di Haiti attraverso la realizzazione di un gemellaggio tra il Carnevale in Italia e in altri paesi del Mondo, e il Carnevale dei bambini ad Haiti.

In Italia e dove possibile in altri paesi si sfilerà, e si terranno feste con le maschere, i ritmi e i colori del Carnevale di Haiti.
Ad Haiti si sfilerà con le maschere della tradizione carnevalesca d'Italia e di altri paesi del Mondo.

All'iniziativa sarà collegata la raccolta di fondi a favore dei progetti di scolarizzazione dei bambini di Haiti.

 

cui tutte le scuole italiane possono partecipare, contattando lascuoladipace@gmail.com.

 


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