Dall'università dell'Aquila al podio olimpico, Elisa Santoni bronzo ginnastica ritmica a squadre

13 Agosto 2012   10:32  

Un podio dell'est, come da tradizione, in cui si incunea come una certezza e una promessa, l'Italia.

La squadra del tricolore italiano è bronzo alle olimpiadi di Londra nella ginnastica ritmica a squadre. Un trionfo, anche un po' amaro. Esercizi straordinari quelli delle Farfalle azzurre, grazia, eleganza e precisione non sufficienti però per un argento,  non raggiunto per una piccola penalità per la perdita di un attrezzo, penalità che dall'argento le porta al bronzo.

Ma la medaglia è al collo. Cinque ragazze Elisa Blanchi, Elisa Santoni, Marta Pagnini, Andreea Stefanescu, Romina Laurito e Anzhelika Savrayuk coronano il loro sogno olimpico dopo essersi già presi i Mondiali: ma l'argento spazzato via da una penalità di 0,20.

Sul gradino più alto del podio ci va la Russia, come da pronostico; ma al secondo posto si classifica la Bielorussia, che era quarta dopo la prima rotazione.

E tra le atlete della squadra bronzo olimpico, c'è Elisa Santoni, una giovane atleta di grandissimo valore. Una vera sportiva, lei che a soli otto anni ha subito un’operazione a cuore aperto per una malformazione congenita, lei universitaria a L'Aquila. La santoni frequenta l'università di Scienze motorie a L'Aquila, e lo fa da prima del sisma. In una sua recente intervista raccontava: "Ho vissuto un’esperienza forte, soprattutto dopo il terremoto. Le aule non c’erano più, così ho dato gli esami nelle tendopoli. Ho visto davvero la sofferenza delle persone che hanno perso tutto con quel terribile sisma. Facevamo lezione in tenda, faceva un caldo torrido”.

Elisa, se ce ne fosse bisogno, è l'esempio perfetto che dimostra come dalla sofferenza, dal dolore, lavorando sodo si può arrivare a vincere.


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