Dalla Cia un aiuto diretto alle imprese agricole nel cratere

27 Ottobre 2009   09:27  

"Abbiamo voluto dare un sostegno diretto alle tante imprese agricole devastate dal tragico terremoto del 6 aprile e fare in modo che l'attivita' riprendesse regolarmente, garantendo la commercializzazione dei prodotti tipici e di qualita' dell'agroalimentare d'Abruzzo.

Una forte spinta di solidarieta' che ha visto coinvolta non solo l'intera Organizzazione, ma anche tanti semplici cittadini. Un atto concreto per la ricostruzione delle stalle e dei laboratori di trasformazione agroalimentare che sono una realta' significativa della terra abruzzese".

E' quanto ha affermato il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi ieri a L'Aquila durante la cerimonia di consegna alle aziende agricole devastate dal drammatico sisma delle risorse finanziarie raccolte con la sottoscrizione "La Cia per l'Abruzzo".

All'iniziativa, che si e' tenuta presso la Sala Consiglio della Carispaq, e' intervenuto anche il Capo del Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso, in qualita' di Commissario straordinario del terremoto dell'Aquila.

"La sottoscrizione -ha detto Politi- e' solo uno dei tanti tasselli che in questi mesi sono stati sviluppati da parte della Cia a sostegno delle popolazioni abruzzesi tragicamente colpite dal terremoto.

Abbiamo, infatti, messo in vendita in piu' di cinquanta mercati degli agricoltori in tutta Italia i prodotti tipici e di qualita' dell'agroalimentare d'Abruzzo. Stessa cosa abbiamo fatto nel giugno scorso nel Porto turistico di Pescara e sempre a Pescara e a Chieti in occasione dei Giochi del Mediterraneo.

Non solo. Abbiamo anche portato avanti una campagna promozionale per riavviare l'agriturismo, che rappresenta una risorsa importante per la regione, e la commercializzazione 'in loco' delle produzioni agricole". "Passata l'emergenza, ora cominciamo a dare risposte concrete, cercando-come ha affermato il presidente della Cia Abruzzo Domenico Falcone- di dare una valida spinta all'agricoltura che, oltre ai gravi danni subiti dal terremoto, stanno vivendo una fase di grandissima difficolta'.

I suoi prodotti, che sono delle vere 'eccellenze' apprezzate in Italia e in tutto il mondo, hanno incontrato pesanti problemi sul mercato. C'e' stata, in questi mesi, poca commercializzazione. Bisognava, quindi, riattivare un'economia fondamentale per l'intero Abruzzo. E i fondi della sottoscrizione s'inseriscono pienamente in questa logica".

"Fin dal primo momento, la Cia -ha aggiunto il presidente Politi- si e' attivata con tutte le sue strutture per venire incontro alle esigenze degli agricoltori abruzzesi. La Giunta nazionale ha subito deciso iniziative concrete, tra le quali quella, appunto, della sottoscrizione per ricostruire e garantire la vendita di tantissimi prodotti che rendono ricco il patrimonio agroalimentare regionale".

"Dal Piemonte alla Sicilia la risposta degli agricoltori per gli agricoltori e' stata unanime: tutti si sono mobilitati per l'Abruzzo. L'azione della Cia -ha rilevato Politi- non si e' fermata, comunque, soltanto alla vendita diretta.

I fondi che abbiamo raccolto dal conto corrente bancario, aperto subito dopo il tragico terremoto, oggi li diamo alle aziende e li mettiamo a disposizione per la ricostruzione delle stalle, dei laboratori di trasformazione agroalimentari che operano nei piccoli borghi e dei punti di vendita diretta degli agricoltori distrutti dal sisma e che proprio nella provincia dell'Aquila rivestono una grande importanza per il settore primario". "D'altra parte, sin dall'indomani del drammatico terremoto, abbiamo sentito immediatamente l'esigenza -ha rimarcato il presidente della Cia- di non lasciare solo l'Abruzzo.

Il disastroso sisma, purtroppo, aveva allontanato per molto tempo la gente e il turismo, in particolare, ha subito un colpo pesantissimo. Conseguenze si sono avute anche nel settore agrituristico. Per tale ragione abbiamo deciso di contribuire per riportare i cittadini in questa splendida terra.

Abbiamo coinvolto tutte le nostre aziende agrituristiche per favorire la ripresa del flusso turistico e far tornare in campagna tutti quelli che amano trascorrere una vacanza, anche breve, a contatto con la natura e mangiando i prodotti tipici della regione che hanno radici profonde e tradizioni e culture secolari.

Risultati importanti si sono conseguiti, ma occorre ancora operare in maniera incisiva in quanto i problemi da risolvere sono tanti e complessi". "Cosi' la Cia anche in questa particolare e drammatica occasione si e' impegnata in tutte le sue strutture. Con tutte le iniziative sviluppate abbiamo cercato di dare un contributo tangibile a chi ha sofferto e che ha visto distrutto in un attimo tutto quello che aveva faticosamente costruito.

La nostra sottoscrizione e' stata, quindi, un vero gesto di grande solidarieta'. Uno spirito -ha concluso Politi- che da sempre contraddistingue il mondo agricolo che in ogni frangente ha fatto sentire in maniera tangibile il suo apporto umano. E il dramma che hanno vissuto le popolazioni abruzzesi ha rafforzato ulteriormente questo nostro impegno.

Si e' inteso, dunque, dare risposte costruttive. Per questo non abbiamo lasciato nulla d'intentato, sviluppando tutte le iniziative possibili".


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