I 163 neoeletti del Movimento 5 stelle, 108 alla Camera, 54 al Senato, si preparano, così assicurano i boatos, a dichiarare guerra agli inenarrabili privilegi della casta, già guardati in cagnesco dai vecchi onorevoli. Tanto per cominciare già qualcuno promette di staccare dagli ascensori tutte le targhette con su scritto ''riservato agli onorevoli parlamentari''.
Via definitivamente la sauna e la palestra del palazzo a cui gli onorevoli accedono ovviamente gratis. Basta prezzi scontati alla bouvette e i vassoi dei cioccolatini. Via le auto blu.
Ma a far tremare Pd e Pdl è anche l'ipoteca dei grillini sulla presidenza degli organismi cosiddetti di garanzia, cioè le giunte per le Autorizzazioni e delle Elezioni alla Camera; quella delle Elezioni/Immunità al Senato; la Vigilanza Rai e il Copasir che, per prassi o per legge, dal 1996, è stata affidata all'opposizione.
Quello per cui si teme di più è il Copasir, il Comitato di controllo sui Servizi segreti. L'idea di affidare al M5S il controllo dei 'segreti' della Repubblica non sembra far dormire sogni tranquilli ai più.
Lo dice a chiare lettere Davide Bono che del M5S è consigliere regionale in Piemonte: “Spettano a noi, siamo il primo partito. L’obiettivo è controllare e vigilare per ridare libertà al paese e magari fare luce sui tanti misteri d’Italia degli ultimi 40 anni”. Altro che targhette e bouvette
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
