Dalla ricostruzione un nuovo modello di sviluppo per il Paese

Tavola rotonda dei giovani industriali

04 Luglio 2009   13:30  

Il tessuto politico-istituzionale e imprenditoriale a confronto sulla strada da percorrere per la rinascita del comprensorio aquilano e abruzzese in generale, superando l'accezione Abruzzi che blocca al palo degli interessi di campanile lo sviluppo della regione.
La voglia di cambiamento innescata dal tragico evento del terremoto, per Confindustria può e deve essere soprattutto una occasione di sviluppo, dalla quale i giovani industriali credono possa nascere un nuovo modello per l'intero Paese.
Così l'annuale incontro dei giovani imprenditori della provincia di Chieti, si è svolto a L'Aquila, nell'open space interno al centro commerciale L'Aquilone dove Confindustria ha ricollocato i propri uffici dopo il 6 aprile, segno della volontà di ricominciare da qui, subito.
"La ricostruzione catalizzerà risorse ingenti paragonabili a un piano infrastrutturale di enormi dimensioni" è tornato a ripetere il presidente di Confindustria Abruzzo Calogero Marrollo , che ha ribadito la differenza fra uno status di vantaggio in termini di attrattività dei territori terremotati da istituire con un pacchetto di interventi straordinari e la proposta di zona franca oggi allo studio.
Alla tavola rotonda insieme ai rappresentanti dei vari livelli di Confindustria il senatore Fabrizio Di Stefano, la preside della Facoltà di Economia dell'Università D'Annunzio Anna Morgnate e il portavoce nazionale del Popolo delle Libertà Daniele Capezzone.

Nelle interviste Giuseppe Ranalli-Presidente Giovani Imprenditore Chieti, Calogero Marrollo-Presidente Confindustria Abruzzo, Daniele Capezzone-Portavoce Pdl.

(MS)


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