Data delle elezioni, Mascitelli: ''Chiodi perché taci?''

26 Novembre 2013   16:14  

“Con una Giunta Regionale delegittimata dallo scandalo dell’ultimo arresto di un suo componente è un fatto gravissimo l’arroganza di questa destra di voler protrarre di oltre sei mesi la scadenza naturale di questa legislatura, rasentando anche il ridicolo quando si cerca l’alibi della spending review per l’Abruzzo mentre per la Sardegna, dove si voterà con ogni probabilità a marzo, ci sarà una diversa applicazione della legge dello stato”.

Il segretario dell’IdV Alfonso Mascitelli torna di nuovo a criticare il silenzio omissivo che è sceso sulla decisione della futura data delle elezioni regionali in Abruzzo mentre nella regione Sardegna l’indirizzo è per il voto a febbraio o marzo.

“E’ un fatto grave che a pochi giorni dal 15 dicembre, data in cui l’Abruzzo entrerà in regime di prorogatio, per cui saranno possibili per Giunta e Consiglio solo interventi urgenti e dovuti, ne il governo regionale ne quello nazionale, al di là di un semplice auspicio, si sono preoccupati di chiarire con posizioni ufficiali questo aspetto importante e determinante che coinvolge la futura attività della nostra regione per un intero semestre del 2014.

Ed è un fatto ancora più grave che il presidente Chiodi non abbia il coraggio di firmare il decreto di indizione delle elezioni, per il timore fondato di possibili ricorsi sul merito della costituzionalità, illudendosi così di poter limitare nel tempo i danni di possibili contenziosi.

Nei fatti si sta consumando con l’inganno un vero e proprio attentato contro i diritti politici del cittadino, per questo Chiodi abbi almeno il coraggio di dire agli abruzzesi, che vivono sulla propria pelle quotidianamente il dramma della crisi economica e sociale, che per sei mesi non potrà far altro che semplice ed ordinaria amministrazione, anche se lautamente pagata”.


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