Ddl Gelmini, studenti sull'A24 al grido "tutti a L'Aquila"

Un documento presentato al Prefetto

22 Dicembre 2010   09:56  

aggiornamento 15.12

Gli studenti che in corteo hanno marciato per un tratto di autostrada A24 stanno lasciando il tratto autostradale e stanno percorrendo via di Portonaccio in direzione della Stazione Tiburtina.

aggiornamento 14.50

ll corteo degli studenti di Roma che sta sfilando per le vie della Capitale ha lasciato la Tangenziale Est ed e' diretto verso l'imbocco del tronchetto autostradale della A24 al grido "tutti a L'Aquila".

Nuova giornata di mobilitazione studentesca, oggi, in occasione del voto del Ddl Gelmini al Senato. L'esame da parte di palazzo Madama dovrebbe essere definitivo, visto che il provvedimento è già passato al vaglio della Camera, ma non sono escluse sosrprese, dopo che ieri la vicepresidente di turno Rosi Mauro (Lega Nord) per accelerare le operazioni di voto ha fatto passare per sbaglio 4 emendamenti del Pd. Se il testo dovesse uscire dal Senato modificato rispetto a quello approvato dalla Camera, il Ddl dovrebbe tornare all'esame di Montecitorio.

L'aula del Senato ha ripreso pochi minuti prima delle 10 la discussione del disegno di legge. Si riparte dall'esame dell'articolo 7 del provvedimento, dopo che le votazioni effettuate ieri sera sotto la presidenza di Rosi Mauro sono state annullate.

Studenti in piazza oggi in tutta Italia e anche a L'Aquila, dopo che l'assemblea di Lettere dell'Università, riunita lunedì pomeriggio nella sede di facoltà a Bazzano, ha deliberato all'unanimità di voler proseguire la mobilitazione che aveva visto già nelle scorse settimane occupare le sedi universitarie contro l'approvazione del Ddl Gelmini, contro il processo di aziendalizzazione dell'università pubblica e contro l'affossamento del diritto allo studio.
Per oggi l'assemblea ha promosso una manifestazione cittadina, il concentramento è previsto per le 10.30 di fronte al polo universitario di Coppito.
Più tardi servizio filmato con interviste.


la manifestazione a Coppito

COISP: SOLIDARIETA' AGLI STUDENTI

 "Non fatevi ingannare dalle provocazioni dei politicanti di questo governo che vogliono deviare l'attenzione dell’opinione pubblica dai reali problemi del Paese a ipotetici scontri di piazza". Lo afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia, rivolgendosi agli studenti di tutt’Italia che protestano contro la riforma Gelmini e le politiche dell’esecutivo.

"Si tratta di una vera e propria ‘strategia della tensione’ - continua Maccari - il terrore degli scontri di piazza torna utile ad un Governo che vede crollare giorno dopo giorno la propria credibilità. La politica sta scientificamente e strumentalmente dirigendo contro le Forze dell’Ordine una situazione di disagio sociale che ha prima creato e poi fatto esplodere. Agli studenti chiediamo di non cadere nella trappola tesa dai vari Gasparri e La Russa: le Forze di Polizia non sono il nemico da combattere. Noi siamo solidali con le battaglie degli studenti! Alle manifestazioni partecipano i nostri figli, i nostri fratelli e le nostre sorelle. Questo governo prima ha pugnalato alle spalle le Forze dell’Ordine, ora vuole manganellare gli studenti e tutti coloro che esprimono il proprio dissenso. Protestare è un diritto sacrosanto! La violenza è inutile e soprattutto non ha senso la battaglia contro le Forze dell’Ordine, che sono in piazza non per proteggere i ‘palazzi’, ma per tutelare innanzitutto l’incolumità dei manifestanti. Soprattutto è inutile la presenza nello scenario politico di fomentatori d’odio come Gasparri e La Russa: sono loro i veri attentatori della democrazia e i traditori delle Istituzioni".

ADERISCE ANCHE IL COMITATO 3e32

Il comitato cittadino 3e32 aderisce ed invita a partecipare alla manifestazione di domani 22 dicembre a L’Aquila, indetta dagli studenti in mobilitazione contro i tagli all’istruzione e all’Università pubblica.

Scendere in piazza domani significa urlare ancora una volta che il nostro territorio e la nostra Università sono due elementi complementari e indissolubili tra loro. Negli ultimi venti mesi quante volte abbiamo sentito che l’Università era il motore dell’economia aquilana? Cosa è stato fatto per garantire alloggi agli studenti? Cosa viene fatto per incrementare la ricerca? In che modo viene integrato il tessuto universitario a quello cittadino?

Certi della necessità di una riforma che modifichi profondamente lo stato attuale dell’Università, rifiutiamo il DDL Gelmini perché toglie risorse al mondo della formazione, lo precarizza e lo dispone alla privatizzazione. Chiamare riforma meri tagli di bilancio (conditi da qualche proposta volta in realtà a rafforzare i baronati) è un chiaro ribaltamento della realtà e un tentativo di mascherare una evidente incapacità politica. E’ un meccanismo di propaganda linguistica e mediatica che conosciamo bene e che viviamo a L’Aquila sulla nostra pelle da ormai quasi due anni.

I trionfalismi del Governo a L’Aquila rivelano una strategia in cui gli aiuti e l’emergenza nascondono catene di profitto e i diritti sociali, non ultimo il diritto allo studio, vengono subordinati alle speculazioni delle cricche. Siamo andati a Roma lo scorso 14 dicembre anche per dire che siamo stufi e arrabbiati. Per affermare con forza che noi lotteremo fin quando saranno riconosciuti i nostri diritti su questo territorio. Fin quando sarà ripristinato il nostro status di cittadini italiani in un Paese che investe sui giovani e sul futuro.

Scendiamo tutti in piazza, perché se gli studenti sono il futuro della città, la città dev’essere il futuro degli studenti.



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