De Matteis a Chiodi e Cialente: basta rimpallo di responsabilità

04 Agosto 2009   14:40  

"E' necessario che per il post-terremoto vengano prese delle decisioni reali in tempi rapidi, e invece qui si assiste a un singolare rimpallo di responsabilita' tra Protezione civile, Comune e Regione che non e' assolutamente foriero di buone notizie". Il consigliere regionale Giorgio De Matteis critica duramente "gli attori di questa singolare rappresentazione" e chiede a tutti di "darsi una calmata". In questa fase i problemi sono molti, segnala De Matteis, e cioe' "la difficolta' di applicare le ordinanze, i ritardi nei lavori, il Comune che e' 'sott'acqua', non ce la fa e non ce la fara' a smaltire tutto". Stando cosi' le cose, suggerisce De Matteis, "il sindaco Massimo Cialente dica di non essere in grado di gestire la situazione e chieda di essere messo nelle condizioni di lavorare, ma se continua a girare attorno a se stesso rischia di mettere in difficolta' la citta'. Quindi - consiglia il consigliere regionale al primo cittadino - parli di meno e faccia di piu'". Chi oggi alimenta le polemiche - dice sempre De Matteis - "dovrebbe essere legato agli altri dall'unico obiettivo della ricostruzione" e per evitare che si vada avanti cosi' il consigliere regionale e' disponibile ad organizzare un incontro tra Cialente e il presidente della Regione, Gianni Chiodi, "per predisporre il piano di ricostruzione, che significa anche pensare agli edifici pubblici e al tessuto economico e sociale". Il consigliere regionale parla anche del "problema degli alloggi che sta per esplodere, visto che le casette sono solo per 15mila persone, per cui ci si chiede dove andranno le altre 50mila" e non manca di contestare il progetto case che prevede la realizzazione di veri e propri "loculi". C'e' anche il problema degli affitti, a proposito del quale - dice De Matteis - "suggeriro' alla Protezione civile di usare le seconde case A e B, per destinarle a sfollati e studenti. E poi, per far partire i lavori nelle case A, il sindaco avrebbe dovuto gia' chiedere i fondi". Un altro appello a chi si occupa della ricostruzione: "Bisogna dire come vengano usati i fondi Cipe, quelli Anas, i Por, quelli della zona franca e quelli Abi. Sono cifre enormi, e' arrivato il momento di sedersi e programmare gli invesimenti".

D'ERAMO: VERGOGNOSO CHIODI

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"Nella mia doppia qualità di Consigliere Comunale e di Aquilano - scrive Luigi D'Eramo de La Destra - mi sento offeso dalle parole espresse dal Presidente della Regione nei confronti del Sindaco dell’Aquila.Se Cialente, come affermato dal Governatore, “è Alice nel Paese delle meraviglie”, Chiodi fin’ora ha recitato la parte della Bella addormentata nel bosco.
Il Governatore parla di cose che non conosce, probabilmente perché L’Aquila non ha una rappresentanza in Giunta Regionale e quella Consigliare, non vivendo in Città, non comprende i problemi, le angosce e le esigenze dei cittadini e del Comune.
E’ vergognoso che Chiodi presieda riunioni sulla ricostruzione interfacciandosi con le parti sociali all’insaputa del Sindaco dell’Aquila e del Consiglio Comunale, permettendosi con un atteggiamento arrogante di ironizzare affermando che: “ la prossima volta se a Cialente fa piacere partecipare, lo inviteremo”.
Chiodi chieda scusa alla Città intera e non pensi mai di poter governare scelte sulla ricostruzione senza la partecipazione attiva ed imprescindibile del comune dell’Aquila. Se il Governatore - concluide D'Eramo - ha intenzione di abbandonare il ruolo Istituzionale per vestire i panni di leader del PDL sbaglia clamorosamente, perché questa Città oggi si vuole unire, aldilà degli schieramenti politici e partitici, per ridare la vita al Capoluogo di Regione".


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