De Matteis: le mie idee per rifondare L'Aquila

19 Marzo 2012   07:13  

L’Aquila città aperta è un progetto aperto alle proposte dei cittadini e delle liste che lo sostengono.

Stiamo lavorando su alcuni argomenti principali, che sono già stati individuati e sui quali è in corso un interessante e proficuo confronto con i candidati. Da questo ampio dibattito sta nascendo il programma definitivo che presenteremo alla Città

 

“L’AQUILA CITTA’ APERTA”, la strada maestra verso L’Aquila del terzo millennio.

  • “L’AQUILA CITTA’ APERTA”, è un atteggiamento, una scelta culturale, una visione esistenziale, è un punto di vista nuovo con il quale guardare alla nostra Città, non come proiezione di una ideologia o di una parte politica, ma piuttosto come volontà unanime di impegnarci per restituirle l’anima violata e umiliata dal sisma del 6 aprile 2009, attraverso una ricostruzione in cui la progettualità e il fare siano massimamente ispirati a valori e comportamenti etici, riassumibili in quella che è una “sana amministrazione” della cosa pubblica. Per ottenere questo c’è bisogno di credibilità. La credibilità è il valore che muove ogni azione e che ci permette di condividere responsabilità e di assumere decisioni anche difficili. “Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare: ma bisogna prenderla, perché la coscienza dice che è giusta”, Martin Luter King.

  • L’AQUILA CITTA’ APERTA”, è l’idea di Città nuova degli Aquilani, secondo la quale nonostante la tragedia si deve guardare al futuro con ottimismo, ma anche che bisogna lavorare per dargli corpo, sostanza. L’Architettura di una città racconta una storia, è la rappresentazione di una comunità. Nel caso dell’Aquila, l’architettura del centro storico è stata compromessa dall’evento sismico, la storia che raccontava è stata drammaticamente interrotta, noi dobbiamo avere il coraggio di ridisegnare e ricostruire meglio di prima e avendo come priorità la sicurezza degli edifici. Dobbiamo essere in grado di raccontare un’altra storia dell’Aquila – senza dimenticare le nostre radici – fatta di economia vitale, di lavoro e di possibilità concrete per i nostri figli, che debbono poter scegliere di rimanere sulla base di opportunità degne di tale nome.

  • L’AQUILA CITTA’ APERTA”, è saper ascoltare e dialogare con chi è portatore di valori e di idee per la rinascita della Città. E’ la consapevolezza di non essere gli unici a sapere cosa fare e come farlo. E’ disponibilità e attitudine alla collaborazione e alla condivisione delle proposte di chi si impegna nell’interesse esclusivo dell’Aquila. E’ rispetto per gli altri e per la sensibilità civica di chi pone all’attenzione della politica problematiche e progetti.

  • L’AQUILA CITTA’ APERTA”, è ristabilire la vita democratica della Città, attraverso il superamento della fase commissariale – pur necessaria nel periodo post sisma – e “riconsegnarla” ai cittadini e ad una nuova classe dirigente, che sappia interpretare i bisogni e le aspettative della comunità.

  • L’AQUILA CITTA’ APERTA”, è la capacità della nostra città di lasciarsi contaminare, di creare incontri, nell’aprirsi alle altre realtà abruzzesi, alle altre realtà delle regioni limitrofe, nella consapevolezza che da luogo chiuso e “protetto” dalle sue montagne, deve diventare laboratorio di idee, fabbrica di progetti e di mission, in stretta collaborazione con l’Università.

  • L’AQUILA CITTA’ APERTA”, è creare occupazione attraverso la ricerca e lo studio, lavorando per dare vita al “Centro Internazionale Città future”, una “Cernobbio” del costruire sicuro, legata strettamente allo sviluppo produttivo. Che sia, cioè, capace di determinare, a livello internazionale, un indotto occupazionale di alta specializzazione nel settore dell’edilizia antisismica e delle strumentazioni e formazione di professionalità nel campo della protezione civile.

  • L’AQUILA CITTA’ APERTA”, è innovazione attraverso la individuazione di Poli di eccellenza, come quello farmaceutico, da sostenere e agevolare nel loro radicamento nel territorio, evitando possibili tentazioni delocalizzatrici. E’ credere nei giovani e nelle donne e nella loro capacità di fare impresa con la creazione di piccole e piccolissime aziende, andando a individuare possibili finanziamenti e agevolazioni, anche attraverso bandi europei.

  • L’AQUILA CITTA’ APERTA”, è riconoscere il ruolo strategico che la cultura ha per una comunità che non vuole rimanere ferma, ma andare avanti verso possibilità nuove di conoscenza e di sviluppo. E’ sostenerla anche attraverso una razionalizzazione delle Istituzioni esistenti che, proprio perché portatrici di cultura, devono operare un salto di posizione che le affranchi da una visione ancorata a vecchie logiche di perimetro.

  • L’AQUILA CITTA’ APERTA”, è razionalizzare la macchina burocratico-amministrativa del Comune, ridando serenità e fiducia ai dipendenti e valorizzando le singole capacità, senza indugiare nei cedimenti che troppo spesso la politica, in questi anni, ha avuto rispetto alla oligarchia burocratica.

  • L’AQUILA CITTA’ APERTA”, è l’emozione per un luogo della memoria dove raccogliere i ricordi dei nostri concittadini vittime del sisma e della nostra città “come era”. Ma anche lo stupore per un’emergenza architettonica ritrovata, simbolo della ricerca e dell’innovazione, monumento alla Città nuova, alla Città dialogante, alla Città accogliente, alla Città solidale, alla Città d’arte, alla Città di cultura, alla Città delle scienze, alla Città delle imprese, alla Città degli studi…a L’Aquila città aperta. 


     

(messaggio elettorale a pagamento)


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore