Decreto Dignità,traballano le misure restrittive su gioco d’azzardo e sui migliori siti di scommesse

10 Ottobre 2019   11:43  

“La pubblicità del gioco è la prima causa che avvicina i giovani alle scommesse, ma oggi grazie al Decreto Dignità la pubblicità del gioco d’azzardo è morta. Siamo il primo Paese europeo a vietarla”. Così il Vicepremier Luigi Di Maio, Ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, parlava nel luglio di un anno fa annunciando l’introduzione del divieto di pubblicità per giochi e scommesse, divieto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13 luglio 2018 nell’ambito del più ampio Decreto Dignità e in vigore dal giorno successivo, fatte salve le deroghe per i contratti in essere che avrebbero potuto continuare ad avere effetto per un ulteriore anno. Domenica 14 luglio 2019 è entrato in vigore e la pubblicità del gioco è stata definitivamente vietata nel nostro Paese – ferme restando le eccezioni previste dalle linee guida dettate dall’Agcom – causando una perdita di oltre mezzo miliardo di euro di mancato gettito nel solo triennio 2019-2021, secondo le stime del Servizio Studi del Senato.

Cosa è il decreto dignità e come tutela dalla ludopatia

Mentre da un lato tutela le ben note scommesse di stato (Totocalcio, Lotto, Totogol e Superenalotto), dall’altro lato il provvedimento va a penalizzare maggiormente le agenzie e i siti di scommesse online, sebbene dotati della regolare licenza AAMS (oggi nota anche come ADM). Come viene spiegato su migliori siti scommesse migliorisitiscommesse.net, la licenza AAMS per i casinò online per operare in Italia serve in primo luogo a tutelare la sicurezza informatica, a garantire la sicurezza del giocatore e la reale casualità dei giochi offerti dal gestore del servizio. Le agenzie internazionali di betting e gaming online che non sono soggette alla tassazione italiana potranno invece continuare a operare indisturbate e a pubblicizzare la loro offerta senza essere toccate dalle nuove disposizioni di legge.

Pubblicità invasiva e consapevolezza di gioco

Come anticipato, non è mai lo strumento il problema in sé, ma l'utilizzo che di esso viene fatto. L'affermazione è valida anche per la pubblicità dei giochi online, di cui veniva fatto un uso spasmodico in passato per sponsorizzare i portali di gioco online. Spesso bastava fare una piccola ricerca, o approdare direttamente su uno di questi siti, per cominciare ad essere bombardati da messaggi di vario tipo, banner pubblicitari o altre forme invasive di marketing.

Se tale pratica non causa problemi in altri settori, nel mondo dei giochi online, la questione si fa più delicata. Giocare è divertente, e su questo non ci piove, ma tale pratica deve essere attuata con responsabilità. Un marketing aggressivo può indurre i soggetti più deboli a cadere nella trappola della ludopatia, tunnel da cui spesso è impossibile uscire senza un aiuto adeguato.

Il Decreto Dignità vieta la possibilità da parte dei portali di ricorrere a tali mezzi per sponsorizzare la loro attività: in questo modo la mente del giocatore viene lasciata libera di poter decidere in autonomia, senza condizionamenti alcuni. Tra l'altro, spesso, i soggetti più deboli sono proprio i giocatori più giovani, per cui un intervento di questo tipo era necessario anche in funzione della loro sicurezza futura.

Gli effetti sull’economia italiana

Il problema è che in uno Stato che è in cerca di liquidità la fonte di guadagno “sicuro” dei giochi o scommesse può essere vitale.

Ad oggi appare evidente che le ulteriori restrizioni imposte, lo stop forzato della pubblicità e delle sponsorizzazioni introdotti dal precedente Governo a trazione m5s-Lega ha portato alla perdita da parte dello Stato di 147 milioni di euro.

Stando a quanto riportato dal Servizio Bilancio del Senato la perdita ammonterà a 200 milioni di euro nel 2020 e nel 2021, con un disavanzo totale nel triennio 2019-2021 di circa 500 milioni di euro.

Il Decreto Dignità mira a contrastare la ludopatia, ma con il rischio di andare a rafforzare in maniera considerevole il gioco d’azzardo illegale.

Cosa farà il Conte Bis

La prima preoccupazione del nuovo governo giallo-rosso e dell’alleanza tra m5s e PD è quella di non essere costretti a far aumentare l’IVA (che andrebbe a pesare su tutti i contribuenti) ed in questo caso i ricavi diretti dal gioco e quelli indiretti dalle tasse imposte alla pubblicità.

Certo sarebbe un bel colpo per Di Maio, primo promotore della Legge, ma ora lui condurrà un ben diverso ministero, quindi non crediamo che l’ipotesi di una completa o parziale riforma sia ben più che possibile.

Come scegliere il portale

Al Decreto Dignità va riconosciuto un grandissimo merito: aver reso semplice la scelta del portale di gioco, semplicemente puntando sui siti licenziatari AAMS che espongono il logo in ogni pagina del portale stesso. Da questo si evince come siano assolutamente da evitare invece tutti quelli privi di tale certificazione, anche se in alcuni casi potrebbero apparire come più allettanti. È opportuno ricordare anche che prima o poi, tali siti verranno oscurati.

Affidandosi ad un portale certificato AAMS si ha la certezza matematica se non ovviamente di vincere, di giocare in massima sicurezza con giochi caratterizzati dagli ultimi standard tecnologici.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore