“Ogni
critica è legittima e nessuno ha intenzione di sottrarsi a un
confronto serrato e all’occorrenza anche aspro sui parametri della
ricostruzione contemplati nel decreto, ma teniamo fuori il G8 da
logiche strumentali che possono turbare l’ordine pubblico
aggravando una situazione già difficile”.
A lanciare
l’allarme è Gianfranco Giuliante: “Nei giorni scorsi –
sottolinea il presidente del gruppo del PdL in consiglio regionale –
il vice sindaco di L’Aquila Roberto Riga e il consigliere comunale
Vincenzo Rivera, dimostrando scarso senso
di responsabilità, sono arrivati a teorizzare l’occupazione dell’aeroporto di Preturo e una
marcia verso la Scuola sottufficiali delle Fiamme Gialle di Coppito
al fine di ostacolare i lavori del G8. Dichiarazioni cui hanno fatto
seguito, durante la manifestazione romana di ieri, cori che davano
appuntamento proprio al G8. E di oggi è la notizia della comparsa di
scritte corredate da falce e martello con tanto di stella a cinque
punte, inquietante di firma delle Brigate Rosse. Si tratta di segnali
univoci quanto preoccupanti, come tali denunciati anche dal pm
Alfredo Rossini, che danno la misura di un clima che, come insegna
l’esperienza di manifestazioni come quella di Genova, può
facilmente degenerare in distruzioni e scontri. Il rischio –
conclude Giuliante – è quello di essere usati come comodi e
inconsapevoli scudi umani da parte di quanti – Black block e
sinistra antagonista in testa – possano pensare di strumentalizzare
l’emotività di una città fortemente scossa come la nostra per
darsi una facile quanto fatua e del tutto inopportuna visibilità.