13.00 UDIENZA SOSPESA
L'udienza di incidente probatorio è stata sospesa poco dopo le 12 e riprenderà domattina.
Dovranno essere valutate le tre eccezioni presentate dai difensori, la ricusazione del GIP, il ricorso per presunta incostituzionalità e l'ipotesi di incompetenza territoriale. Ottaviano Del Turco, appena uscito dall'aula, ha detto di essere sereno e di aver guardato negli occhi Enzo Angelini. "Nessuno dei due ha abbassato gli occhi" ha aggiunto Del Turco, che ha detto ancora: "Ho trovato Angelini teso e smagrito. Ora me ne torno a Collelongo, dove sto benissimo".
Angelini ha invece preferito non parlare con i giornalisti. Approfittando della calca e della confusione alla fine dell'udienza, il grande accusatore è scomparso dalla portata di cronisti e telecamere.
11.50 UNA BOCCATA D'ARIA PER GLI INDAGATI
"Se ho visto Angelini? L'ho visto, l' ho visto...", così in una breve pausa dell'incidente probatorio, l'ex presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, uscito dall'aula, ha commentato brevemente il suo incontro con Vincenzo Angelini, il re delle cliniche private abruzzesi, suo grande accusatore. L'udienza, iniziata due ore, fa è ancora alle prese con eccezioni e procedure tecniche, e più di un indagato è uscito a prendere 'una boccata d'arià. L'ex governatore, vestito blu, camicia bianca e cravatta in tinta, è apparso disteso, e quando gli hanno chiesto cosa avesse detto Angelini in udienza se n' è uscito con un sorriso ironico e con un "e cos'altro doveva dire...". Secondo quanto trapela da palazzo di giustizia il gip Maria Michela Di Fine avrebbe rigettato l'invito della difesa degli imputati ad autosospendersi dall'incidente probatorio, e quindi sarebbe stata già indirizzata alla Corte di Appello dell'Aquila l'istanza di incostituzionalità del suo ruolo in udienza come preannunciato alla vigilia dal collegio difensivo.
10:45 RICICLAGGIO E CONCUSSIONE TRA LE ACCUSE ALL'EX PRESIDENTE
Le accuse sulla sanitopoli abruzzese contestate nelle 442 pagine di ordinanza di custodia cautelare sono molto pesanti: i reati vanno dall'associazione per delinquere al riciclaggio, dalla concussione alla corruzione. Accuse che hanno decapitato il governo regionale che a novembre tornera' di nuovo alle urne per eleggere un nuovo Consiglio regionale e una nuova Giunta. Il 17 luglio, infatti, Del Turco si dimette da presidente. A condurre gli accertamenti e' stata la Guardia di Finanza che il 14 luglio scorso fece scattare gli arresti. Il governatore Del Turco si trovava nella sua abitazione di Collelongo (L'Aquila) e si e' sempre proclamato innocente, cosi' come gli altri indagati eccellenti, undici, in tutto, personaggi destinatari di misure cautelari. Ma nel registro degli indagati le persone coinvolte a vario titolo sono ben 35. Del Turco, come gli altri arrestati, rimarra' in isolamento per tre giorni. Il sette agosto Del Turco e gli altri coindagati rinunciano al tribunale del Riesame. La concessione di domiciliari arriva l'11 agosto. Oltre a Del Turco tornano a casa Cesarone, Boschetti, Quarta, Zelli e Conga. Masciarelli e Domenici rimangono, invece ai domiciliari mentre Bucciarelli ottiene l'obbligo di dimora. L'unico a tornare in liberta'' e' Francesco Di Stanislao, direttore dell'agenzia regionale della sanita' al quale era stato imposto solo di non dimorare a Pescara.
10.00 IPOTESI DI RICUSAZIONE PER IL GIP DI FINE
Il legale di Vincenzo Angelini, Sabatino Ciprietti, non sa nulla, al momento, dell'ipotesi di ricusazione del gip di cui si e' parlato nelle ultime ore nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte tangenti nella sanita'. Prima dell'incidente probatorio, stamani, in Tribunale, Ciprietti ha dichiarato di aver appreso la notizia solo dai giornali. "Gli indagati arrestati - ha ricordato Ciprietti - hanno rinunciato al Tribunale del Riesame. Se avevano da lamentarsi potevano farlo pure in quella sede". Secondo il pool degli avvocati degli indagati il gip Di Fine sarebbe incompatibile in quanto e' lo stesso giudice che ha firmato le ordinanze di custodia cautelare e che si e' gia' fatta un'idea di colpevolezza, ritenendo attendibile il grande accusatore. L'udienza, dunque, dovrebbe essere trattata da un giudice terzo. I legali, se il gip non si asterra' presenteranno ricorso alla Corte d'Appello dell'Aquila. Ma gli avvocati potrebbero giocarsi anche l'ipotesi di incostituzionalita'. I legali, infatti, sostengono una disparita' di trattamento tra accusa e difesa non avendo avuto a disposizione il tempo necessario per leggere tutte le carte che vanno dal 15 luglio (giorno degli arresti) ad oggi. In questo caso se il gip non riterra' manifestamente infondata la richiesta disporra' la trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale che sara' chiamata a pronunciarsi sull'argomento.
09.50 LA DIFESA INVITA IL GIP AD ASTENERSI
Il difensore dell'imprenditore Gianluca Zelli - ex presidente Humangest - Ernesto Rodriguez, prima di entrare in aula ha confermato che in avvio di incidente i difensori presenteranno al Gip Maria Michela Di Fine l'invito ad astenersi dall'udienza, per incompatibilità nel ruolo di presidenza dell'incidente probatorio. In caso contrario - ha detto Rodriguez - sarà presentato ricorso alla Corte di Appello dell'Aquila.
09.31 "Non posso parlare". Cosi' Vincenzo Maria Angelini, il grande accusatore dei vertici della Regione Abruzzo, ha risposto ai giornalisti che tentavano di rivolgergli qualche domanda mentre entrava nell'aula del Tribunale dove si tiene l'incidente probatorio. Angelini e' giunto al palazzaccio accompagnato dal suo avvocato, Sabatino Ciprietti. Tra le altre accuse l'imprenditore della sanita'' privata ha detto ai magistrati di aver pagato 5 milioni e 800 mila euro a Del Turco Quarta e Cesarone, sei milioni a Conga e 500 mila euro a Vito Domenici ex assessore alla sanita' della Giunta di centrodestra. Angelini, grande accusatore di Del Turco e degli ex amministratori regionali, non ha risposto ai giornalisti che lo hanno tempestato di domande e si e' limitato a dire che parlera' con la stampa "quando la tecnica giudiziaria del processo me lo consentira'". A chi gli ha detto che l'ex presidente della giunta regionale, Del Turco, lo vorra' guardare negli occhi, questa mattina, Angelini ha risposto che "evidentemente non ha di meglio da guardare". Il re delle cliniche private ha spiegato di aver trascorso gli ultimi due mesi, dal momento in cui sono stati eseguiti degli arresti, "in clinica, a lavorare, blindatissimo nel mio ufficio, come sempre".
09.23 LE PAROLE DELL'EX PRESIDENTE PACE
"Giovanni Pace non e' stato mai menzionato da nessuno, neanche da Angelini". Lo ha ribadito questa mattina l'ex presidente della giunta regionale, Giovanni Pace, prima di entrare nell'aula 1 del tribunale di Pescara, dove e' previsto l'incidente probatorio nell'ambito dell'inchiesta sulle tangenti nella sanita' in Regione Abruzzo. Il proprietario della clinica privata Villa Pini, Vincenzo Angelini, "ha dichiarato - ha spiegato Pace - che un signore gli avrebbe consigliato di darmi 100mila euro perche' avrei potuto vincere le elezioni. Angelini ha preso i soldini e li ha dati ad un altro signore - ha detto sempre Pace - perche' li consegnasse a me. Io non c'entro nulla in questo meccanismo, tant'e' che il gip ha respinto la richiesta degli arresti domiciliari". L'ex presidente di centrodestra della giunta ha detto di voler sentire, oggi, quanto dira' Angelini e si e' augurato che il 're' delle cliniche private "confermi le dichiarazioni che ha reso, per quel che mi riguarda. Se cosi' sara', e non aggiungera' altro, questa sera saro' a festeggiare con donne e champagne".
09.18 I PUNTI CHIAVE DELL'INCIDENTE PROBATORIO
Nel corso dell'incidente probatorio di stamani il grande accusatore, Vincenzo Angelini, si trovera' faccia a faccia con gli indagati che con le sue dichiarazioni a mandato in carcere o ai domiciliari. Il 're' della sanita' privata abruzzese sostiene di aver versato circa 15 milioni di euro di tangenti per accaparrarsi favori dai politici di turno. Tramite il suo avvocato, Sabatino Ciprietti, ha gia' fatto sapere che ripetera' punto per punto, nel corso dell'ottavo interrogatorio, cio' che ha gia' detto precedentemente agli inquirenti, il procuratore capo Nicola Trifuoggi e i pm Giuseppe Bellelli e Giampiero di Florio. Angelini sidera'' di fronte al gip che ha firmato le ordinanze di custodia, Maria Michela Di Fine. Sono tre le questioni fondamentali che saranno approfondite nel corso dell'incidente probatorio di stamani. In particolare l'ordinanza ammissiva di incidente probatorio del gip del Tribunale Di Fine fa riferimento a tre questioni principali: 1) le condotte degli indagati, circostanze e modalita' relative alle richieste di denaro o di altre utilita' nei confronti di Vincenzo Angelini, alle promesse e alle consegne di denaro; 2) i rapporti tra gli indagati e Vincenzo Angelini; 3) i fatti e le vicende relative alla prima cartolarizzazione ed ai rapporti di Angelini con la Regione Abruzzo e con la Asl di Chieti dal 2003 al luglio 2008, alle sponsorizzazioni Humangest 2005-2006, alle vicende delle case di cura del gruppo 'Villa Pini' nel periodo in questione e ad altri fatti riferiti ad Angelini nel corso delle spontanee dichiarazioni e degli interrogatori resi ai pubblici ministeri. All'udienza possono assistere tutti gli indagati ma non possono fare domande direttamente al loro accusatore.
09.01 DEL TURCO SI DICE "SERENO"
L'ex presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, vive in queste ore "il piu' sereno" dei suoi stati d'animo "da molti decenni a questa parte". Lo ha dichiarato lo stesso Del Turco entrando questa mattina al Tribunale di Pescara, dove e' previsto l'incidente probatorio nell'ambito dell'inchiesta sulle tangenti nella sanita' regionale che ha decapitato i veriti della Regione Abruzzo. "Spero - ha detto Del Turco parlando con i giornalisti - di poter dare un po' di risposte, dopo due mesi. Se guardo agli altri grandi processi abruzzesi tremo un po' per i tempi - ha aggiunto - ma spero che le cose si possano chiarire prima. Saro' molto attento - ha concluso - perche' ho visto molte contraddizioni".
08.57 DEL TURCO ARRIVA AL PALAZZO DI GIUSTIZIA
E' arrivato verso le 8.20 al Tribunale di Pescara Ottaviano Del Turco, l'ex presidente della Regione Abruzzo arrestato il 14 luglio scorso per presunte tangenti nella sanita'. In mattinata nell'aula 1 del Tribunale si terra' l'incidente probatorio. Oltre a Del Turco, assistito dagli avvocati Giuliano e Roberto Milia, sono gia' arrivati a Palazzo di Giustizia, accompagnati dai legali, gli altri arrestati nell'ambito della stessa inchiesta e cioe' gli ex assessori Antonio Boschetti e Bernardo Mazzocca, il suo ex segretario Angelo Bucciarelli, l'ex capogruppo del Pd in Regione, Camillo Cesarone, l'ex presidente della Fira (la Finanziaria della Regione Abruzzo), Giancarlo Masciarelli, l'ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga, l'ex rappresentante della Humangest, Gianluca Zelli, e l'ex segretario della presidenza della Giunta regionale, Lamberto Quarta. Da qualche minuto e' giunto anche l'ex presidente della Regione Abruzzo, Giovanni Pace, predecessore di Del Turco, che e' indagato nello stesso procedimento. Con l'incidente probatorio, una sorta di processo anticipato, l'accusa vuole "cristallizzare" le accuse raccolte fino ad ora cosi' da poter essere inserite nel fascicolo processuale.