Del Turco: seconda notte nel carcere di Sulmona

Mazzette e sanità

16 Luglio 2008   09:48  

Il presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, ha trascorso la sua seconda notte in cella di isolamento presso il penitenziario di Sulmona. Ieri sera ha cenato regolarmente, consumando il pasto previsto per gli altri detenuti, poi ha riposato fino alla colazione di questa mattina. Il comportamento di Del Turco, controllato a vista dagli agenti del penitenziario, denota una grande tranquillita'.

Almeno questo emerge dalle indiscrezioni che si riescono ad apprendere dall'istituto di pena. In qualche occasione, quando ha scambiato qualche parola con gli addetti, ha elogiato il loro operato e non ha mai fatto pesare il suo status di politico di caratura nazionale avanzando particolari richieste. La sua richiesta di poter leggere dei romanzi che si era portato da casa gli e' stata ancora negata. Probabilmente se ne parlera' domani, quando finira' l'isolamento e quando potrebbe essere sottoposto al primo interrogatorio.

Il presidente e' stato raggiunto lunedi' scorso da un ordine di custodia cautelare esteso, in tutto, a dieci persone accusate a vario titolo di aver preso tangenti nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Pescara sulla sanita' privata. A piede libero, invece, sono indagate altre 24 persone che vengono ascoltate in questi giorni dal pool dei magistrati che si occupano dell'inchiesta: il procuratore capo Nicola Trifuoggi e i pm Giuseppe Bellelli e Giampiero Di Florio.

Del Turco e' recluso nella cella n. 6, accanto alla famigerata cella numero 7 dove all'alba del 2005 si suicido' il sindaco di Roccaraso (L'Aquila) Camillo Valentini, in carcere per un'latra clamorosa inchiesta sugli appalti nel centro montano, quella per la cosiddetta 'Ski World Cup' per ospitare una gara di coppa del mondo di sci. Il presidente e' recluso in isolamento in una delle quattro celle dove ci sono i detenuti in attesa di giudizio. Una stanzetta tre metri per tre, con una finestrella che non si affaccia sulla Majella, un letto, il bagnetto, una piccola scrivania, la sedia e la porta in ferro con lo spioncino ad altezza occhi dal quale il governatore e' sorvegliato 24 ore su 24. Il suo interrogatorio, stando ad indiscrezioni, potrebbe avvenire alle 11 di domani. Sempre domani, ma nel carcere di Lanciano (Chieti) dovrebbe essere interrogato, alle ore 14, l'altro assessore arrestato, Antonio Boschetti. Per Bernardo Mazzocca, assessore alla sanita' ristretto ai domiciliari, l'appuntamento con l'interrogatorio di garanzia dovrebbe esserci lunedi' alle 9 alla Procura di Pescara.

Pierluigi Mantini ha incontrato il presidente  in carcere

"Molto sereno, tranquillo e ben assistito": cosi' il segretario della Commissione "Giustizia" della Camera dei Deputati, Pierluigi Mantini (Pd), ha giudicato le condizioni del Presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano del Turco, nel carcere di Sulmona, da ieri, dopo il suo arresto nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Pescara su presunte tangenti nella sanita' abruzzese. Mantini ha potuto "aggirare" l'ostacolo dell'isolamento di Del Turco per tre giorni, cosi' come disposto nell'ordinanza di custodia cautelare, perche' in visita istituzionale nel penitenziario della Valle Peligna. Del Turco si e' mostrato rammaricato soltanto per non aver ricevuto i dieci libri che aveva portato con se' al momento dell'arresto. Ha invitato lo stesso Mantini a proseguire nelle visite delle carceri italiane. Intanto, la direzione del carcere di Sulmona, per gestire questa fase di emergenza ( Del Turco rimarra' in isolamento per tre giorni), ha richiamato dal turno di riposo diversi agenti. Il carcere di Sulmona, negli anni passati, e' balzato alle cronache nazionali per il suicidio della direttrice del penitenziario e del sindaco di Roccaraso, oltre a diversi tentativi di suicidio di reclusi per reati associativi poiche' il carcere e' classificato di "massima sicurezza". L'interrogatorio di garanzia per Del Turco dovrebbe avvenire tra giovedi' e sabato prossimi nel frattempo la Procura della Repubblica di Pescara continua i riscontri e gli interrogatori degli indagati per acquisire ulteriori elementi nel quadro dell'inchiesta sulle presunte tangenti nella sanita' abruzzese. Il Procuratore Capo, Nicola Trifuoggi, stamane ha ascoltato i deputati Tommaso Ginoble (Pd) e Sabatino Aracu (Fi), anche loro indagati nell'ambito dell'inchiesta. Sul piano politico si rincorrono una serie di prese di posizioni a livello regionale. Fernando Fabbiani, assessore regionale all'ambiente, del Pdci ha rimesso nelle mani del partito il mandato di giunta, cosi' come l'assessore di Rifondazione Comunista Betty Mura. Forza Italia chiede elezioni subito, mentre Rifondazione Comunista chiede che alle prossime elezioni i candidati siano tutti "immacolati" sotto il profilo penale. Il Consiglio regionale, che doveva riunirsi stamane, e' stato rinviato: domani e' convocata la conferenza dei capigruppo per decidere il da farsi. Le redini del "residuo" della giunta regionale sono state assunte ad interim dal Vicepresidente Enrico Paolini (Pd), che questa sera a Roma, a Palazzo Chigi, incontra Silvio Berlusconi nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni. Cresce , intanto, la preoccupazione per il vuoto politico che si e' determinato. L'Anci Abruzzo teme per i comuni e per i ritardi nei trasferimenti di fondi alle Autonomie Locali. I sindacati temono pesanti riflessi occupazionali, mentre il Presidente dell'Ordine dei medici paventa "lacrime e sangue" per i cittadini abruzzesi gravati da un debito sanitario che non ha pari tra le regioni italiane. (AGI)


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