Di Iorio, amareggiato per dichiarazioni Tranquilli Leali, finchè ci sarà lei nessuna collaborazione

02 Agosto 2011   20:50  

Il rettore dell'università dell'aquila, Ferdinando Di Orio, contesta il suo omologo di Teramo, Rita Tranquilli Leali, contraria all'accordo di programma tra Ministero dell'Istruzione, dell'Università e l'ateneo aquilano che proroga di altri tre anni l'esenzione al pagamento delle tasse universitarie e afferma: "Finché c'é lei non vedo la possibilità di collaborare con quella Università".

"Sentirsi dire che abbiamo avuto troppo è il massimo - afferma Di Orio -. Noi aquilani sembriamo dei ricchi signori che continuano a ricevere chi sa che cosa sfruttando il terremoto.

Le dichiarazioni che ho sentito sono un'offesa nei confronti di quei studenti, che considero degli eroi, molti dei quali, circa ottomila, fanno i pendolari e passano quasi tre ore al giorno su un autobus".

"Sono rimasto sconcertato - continua di Orio - per la mancanza di sensibilità nei confronti della nostra città, della nostra università e dei nostri studenti.

Non si capisce che finché l'università è viva, resta viva anche la città". "Il numero dei nostri studenti è rimasto invariato, non sono cresciuti in maniera esponenziale dopo il terremoto.

Abbiamo gli stessi numeri. Non ci si accusi di portare via studenti. Non siamo noi la causa dei problemi dell'Università di Teramo che aveva pochi studenti prima del terremoto e pochi ne ha ora".

Infine, Di Orio ringrazia "il ministro Gelmini e Gianni Letta che hanno dimostrato molta più sensibilità di tanti che vivono, lavorano e conoscono il nostro territorio e la nostra situazione".


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