Di Matteo (Cram) visita l´Uruguay e conclude il giro dei Paesi s

17 Novembre 2006   14:44  
Con la visita ufficiale in Uruguay - seguita a quella del Cile, dove il 10 e 11 novembre scorsi si era riunito il Consiglio regionale degli abruzzesi nel mondo (Cram) - il presidente del Cram Donato Di Matteo, ha completato il giro nei paesi dell´America Latina dove ci sono comunita´ e associazioni di abruzzesi emigrati. Di Matteo e´ stato accompagnato a Montevideo da Giuseppe Tagliente, componente Cram e consigliere regionale di Forza Italia, e da ´Nduccio, ormai artista ufficiale del Cram, in quanto molto popolare e amato nelle comunita´ dei nostri corregionali nel mondo. In Uruguay la delegazione Cram e´ stata ricevuta da Cesidio (Gino) Di Battista (originario di Castiglione a Casauria, nella foto e´ al centro, fra Di Matteo e Tagliente), presidente dell´Associazione degli abruzzesi dell´Uruguay, e da Mario Bonanni Lannutti (di Archi), componente del Cram per il piccolo stato sudamericano, dove vivono poco piu´ di tre milioni di abitanti, di cui in gran parte di origine italiana, anche se i cittadini con passaporto sono meno di centomila. Intenso e proficuo il programma della due giorni uruguaiana di Di Matteo che ha voluto incontrare le autorita´ e istituzioni utili agli obiettivi che il Cram si sta prefiggendo per aiutare e risolvere i problemi della comunita´ abruzzese in America Latina, dove cattiva assistenza socio-sanitaria e redditi troppo bassi, soprattutto per pensionati, sono comuni a tutti i Paesi e colpiscono anche una parte della comunita´ italiana, anziani e malati soprattutto. Nel primo giorno Di Matteo e Tagliente hanno incontrato il locale Comites (Comitato italiani all´estero), presieduto dall´abruzzese Armando Pizzuti. Nella riunione, dove ha partecipato anche il console d´Italia Michele Pala, si sono affrontati i problemi burocratici che anche nel piccolo Uruguay sono costretti a subire i nostri connazionali. Pala ha spiegato a Di Matteo e Tagliente che il grande problema che affligge i nostri consolati in America Latina sono l´enorme, crescente, domanda di cittadinanza italiana a cui hanno diritto per legge tutti i discendenti in linea diretta degli italiani emigrati, anche se pronipoti di quarta o quinta generazione. A richiedere il passaporto italiano sono sia i giovani, per avere opportunita´ di lavoro in Europa, sia gli anziani, per poter rientrare in Italia e godere di quelle protezioni sociali che in America latina, Uruguauy compreso, non ci sono o sono scadenti. Nelle sede dell´Associazione abruzzese, la delegazione Cram - prima della bella cena-spettacolo con un gruppo folkloristico uruguaiano e dell´esibizione del giovane violinista Aldo Cicchini (la sua famiglia e´ originaria di Cupello) - ha incontrato Renato Palermo, rappresentante dell´Inca-Cgil e componente del Comites e Cgie, l´abruzzese Nazario Esposito, responsabile dell´Unops-Onu in Uruguay, per valutare il progetto del Centro di assistenza sanitaria per pensionati uruguaiani che la Spi-Cgil sta realizzando a Montevideo con finanziamenti della Cooperazione internazionale della Regione Abruzzo. Quest´incontro e´ stato sollecitato dall´Associazione abruzzese in Uruguay che si era lamentata con Di Matteo per non essere stata informata e coinvolta nel progetto. "Siamo rimasti delusi - ha detto Di Battista - del fatto di aver appreso da un articolo di giornale locale e non dalla Spi o dalla nostra Regione, che l´Abruzzo stava finanziando questo progetto, ben sapendo che anche i nostri corregionali pensionati in Uruguay sono in difficolta´". Di Matteo, da medico di professione qual e´, ha detto alle parti che solo con il coinvolgimento di tutte le associazioni italiane di emigrati, si possono ottenere quei contributi regionali, previsti dai settori dell´Emigrazione, utili a integrare finanziariamente un progetto che, considerata l´esiguita´ del contributo iniziale (30mila euro), rischia di non raggiungere l´obiettivo che si prefigge un centro che ha l´ambizione di assistere tutti i pensionati indigenti dell´Uruguay. "Con 30mila euro - ha spiegato Di Matteo - ci si compra ben poco e se non c´e´, anche da parte del sistema sanitario pubblico uruguaiano, una collaborazione in termini di personale medico e para-medico, il centro sara´ un sicuro fallimento". Da parte di Palermo ed Esposito c´e´ stata la disponibilita´ a coinvolgere l´Associazione abruzzese e le altre associazioni di emigrati italiani attraverso il Comites per far si´ che il Centro di assistenza sanitaria di pensionati sia prima di tutto strumento per i tanti pensionati in Uruguay di origine abruzzese e italiana. Il giorno dopo, Di Matteo, accolto dalla presidente Adriana Testoni e dalla pescarese Roberta Cinquino, professoressa di Italiano distaccata dal nostro Ministero degli Esteri, ha fatto visita alla Scuola italiana di Montevideo. Dopo il tour nel grande istituto immerso nel verde e ben attrezzato anche a livello sportivo, la delegazione abruzzese ha assistito nel teatro della Scuola all´esibizione di alcuni alunni della Primaria con tipici tamburi uruguaiani. Sono seguiti incontri con il ministro del Turismo uruguiano Hector Lescano e, al Parlamento, con i deputati delle Commissioni Turismo e Sanita´, per verificare la possibilita´ di un interscambio turistico fra l´Abruzzo e l´Uruguay, e in che modo le proposte di assistenza socio-sanitaria per i nostri corregionali possono essere integrate, supportate, dal sistema sanitario pubblico uruguaiano, attualmente in corso di riforma dal nuovo Governo di centro-sinistra del Paese. Molta attenzione e interesse ha destato la valutazione di Di Matteo della riforma e delle problematiche attuali di una sanita´ prevalentemente privata in quanto a strutture e onerose assicurazioni per i soli lavoratori, come in tutto il Continente sudamericano. Tantevvero che dai rappresentanti della Commissione Sanita´ e´ partita la richiesta di voler studiare alcuni aspetti del sistema sanitario italiano che il Presidente del Cram inviera´ loro quanto prima. In serata, la visita in Uruguay si e´ conclusa con l´esibizione di ´Nduccio allla sala concerti del Radisson Hotel, alla presenza, fra gli altri, dell´ambasciatore d´Italia Guido Scalici e del direttore dell´Istituto italiano di cultura Angelo Manenti. ´Nduccio, si era esibito anche a Santiago del Cile e a Buenos Aires, presso il Circolo abruzzesi della Capitale, nell´unica serata argentina del 12 novembre. La mattina, infatti, Di Matteo e Tagliente, su invito della Camera di commercio di Pescara, avevano presenziato alle premiazioni "Fedelta´ al lavoro" che la Cciaa a guida Ezio Ardizzi organizza tutti gli anni in un paesi di emigrazione abruzzese dove si distinguono imprenditori, professionisti e artisti pescaresi. "Una visita molto positiva - ha detto il presidente degli abruzzesi Di Battista, noto tenore degli anni 50-70 in Italia e Australia, prima di trasferirsi in Uruguay per amore (sua moglie Jolanda Morin e´ un noto oculista chirurgo) - in cui la collettivita´ abruzzese di Montevideo ha potuto constatare che Di Matteo ha finalmente dimostrato, con fatti e parole concrete, essere il rappresentante della Regione Abruzzo di cui gli emigrati hanno bisogno". Molto soddisfatto della visita anche il Presidente del Cram che ha trovato l´Associazione di corregionali a Montevideo formata da persone di tutte le eta´, dove i giovani sono coinvolti non poco nell´attivita´ sociale. La Dirigenza abruzzese in Uruguai si e´ mostrata articolarmente emozionata per una delle rare visite della Regione nel piccolo e lontano Stato sudamericano.

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