Di Paolo (DcA): il Pd blocca ogni attività consiliare

Continuano ad arrivare da più parti le accuse al centro sinistra che governa in Regione, ed in particolare al suo "azionista" di maggioranza, il Partito Democratico, che, secondo molti, sarebbe troppo aggrovigliato nelle vicende interne al partito ed interessato solo a fare il più possibile incetta di incarichi e poltrone.

Oggi l'attacco arriva dal consigliere regionale Bruno Di Paolo, capogruppo della Dca, per il quale "ogni scusa e' buona per non far nulla!", in merito a quello che definisce "totale blocco di ogni attivita' al Consiglio regionale a causa delle indecisioni interne alla maggioranza sul come distribuire le cariche rimaste vacanti da presidenti di commissione. Se fino ad ora si e' andati a rilento per la cronica mancanza del numero legale nelle Commissioni, ora - affrema - si e' arrivati alla definitiva paralisi delle attivita' istituzionali per le lungaggini burocratiche relative alla sostituzione dei consiglieri dimissionari e per la nomina dei nuovi presidenti di commissione. Infatti - prosegue Di Paolo- la III Commissione (Agricoltura) e la IV Commissione (Industria e Commercio-Turismo) sono attualmente in attesa della nomina del nuovo presidente viste le dimissioni dall'incarico dei neo-assessori Boschetti e Di Stanislao, ma le beghe interne al costituendo gruppo consiliare del PD stanno di fatto bloccando ogni attivita' del Consiglio regionale. Inoltre, sempre il gruppo consiliare del PD dovra' nominare i propri componenti nelle varie Commissioni consiliari, ma cio' non sara' possibile fintanto che i nodi relativi ai posti da presidente non verranno sciolti". Secondo il capogruppo della Dca "non si prevedono quindi tempi brevi per la ripresa dell'attivita' legislativa". Bisogna finirla di bivaccare stancamente per mesi e mesi - commenta infine Di Paolo - anteponendo la politica all'attivita' istituzionale, per poi arrivare ogni volta ad approvare con l'acqua alla gola provvedimenti importanti impedendo, a causa della fretta, indispensabili approfondimenti e riflessioni ed andando quindi a sminuire il ruolo del consigliere regionale cui non resta che la semplice prerogativa di ratificare decisioni prese da altri".