“Ribadisco la mia netta opposizione a qualsiasi progetto di petrolizzazione del mare e dell’entroterra abruzzese e rilancio il mio appello a tutti i candidati abruzzesi alle politiche a dichiarare pubblicamente cosa intendono fare, una volta eletti, per tutelare la nostra regione da aggressioni simili al suo territorio”.
E’ quanto dichiara il candidato teramano del Pd al Senato della Repubblica, Renzo Di Sabatino, dopo la notizia del parere favorevole dato dalla commissione VIA e VAS del Ministero dell’Ambiente al progetto della Meditteranean Oil and Gas, per la realizzazione della piattaforma ‘Ombrina Mare’ per l’estrazione di petrolio a largo della Costa dei Trabocchi, nel chietino.
“Una ferita gravissima al nostro mare e all’intero Abruzzo”, attacca Di Sabatino, “ancora una volta decisioni romane prese dal Governo nazionale - che continua a mantenere questa regione tra quelle ad interesse minerario - rischiano di creare un danno irreparabile al nostro ambiente, alla nostra industria turistica e alle nostre produzioni agroalimentari di qualità, settori questi ultimi ad alta incidenza sul Pil abruzzese, è bene ricordarlo”.
Il candidato teramano, già nelle scorse settimane aveva preso posizione contro il rischio petrolizzazione in Abruzzo dopo l’episodio dello sversamento dal campo di estrazione Rospo Mare a largo di Termoli, chiedendo ai futuri parlamentari abruzzesi di “fare lobby su questo argomento” e stringere “un patto di ferro contro gli interessi petroliferi di poche compagnie”.
“Rilancio quest’invito ai futuri eletti abruzzesi”, continua Di Sabatino che tra l’altro proprio ieri aveva aderito all’appello ai candidati di un gruppo di ricercatori e docenti provenienti da tutt’Italia per ‘dire no’ alle trivellazioni nella riserva naturale del Borsacchio, in provincia di Teramo, e alla realizzazione delle raffinerie ‘Ombrina Mare’ e sul lago di Bomba, del gasdotto ‘Sulmona-Foligno’ e della centrale gas di Sulmona.
“Gli abruzzesi che siederanno in Parlamento – chiude il candidato – dovranno farsi promotori di un’iniziativa parlamentare per difendere l’Abruzzo, e il suo 30% di territorio protetto, da aggressioni come questa e soprattutto da scelte calate dall’alto e a tutto discapito dell’interesse dei cittadini abruzzesi”.