Di Santo si congratula con Lugo per suo successo in Paraguay

L'ex vescovo ha vinto la destra dopo 61 anni

21 Aprile 2008   15:33  

Donato Di Santo, sottosegretario uscente agli Esteri, di origine abruzzese, ha commentato con una nota la vittoria in Paraguay alle elezioni presidenziali del 56enne 'ex vescovo "dei poveri" Fernando Lugo (nella foto), battendo (41 a 31%) Blanca Ovelar, del Partito di destra "Colorado", al potere nel Paese sudamericano da 61 anni, compresi i 35 (fino al 1889) della dittatura di Alfredo Stroessner.

"Con la vittoria di Lugo - ha affermato Di Santo, sottosegretario con delega per i paesi dell’America latina - la vita democratica in Paraguay fa un ulteriore e importante passo avanti. Dopo oltre 60 anni il Partito Colorado perde la presidenza del Paese e vince una personalità del mondo cattolico e della società civile sostenuta da un arco di forze che va dalla sinistra fino al Partito Liberale".L'ex vescovo della Chiesa di San Pedro, una delle zone rurali più povere del Paese, ha ricevuto, infatti, l'appoggio di un'ampia coalizione d'opposizione che raccoglie nuove aggregazioni politiche, oltre a una ventina di gruppi sociali, "campesinos", indigeni e sindacalisti. L'ex prelato, che nel Natale di due anni fa lasciò il clero per aiutare il Paese a liberarsi dal Partido Colorado e per questo fu sospeso "a divinis" dal Vaticano, ha fatto breccia tra gli strati più poveri della popolazione. Per molti settori, tra cui i grandi proprietari terrieri è stato così indicato come "pericoloso estremista". Nel corso della campagna elettorale ha, però, insistito che governerà il paese con "l'aiuto di tutti e per tutti", compresi i "coloradi".
Nelle sue prime parole come futuro presidente, Lugo ha insistito che la nuova era della politica nazionale sarà "senza clientelismo né settarismo", ma molto dipenderà dalla composizione del nuovo Parlamento.

"Va dato atto al governo uscente di Nicanor Duarte Frutos - ha proseguito Di Santo - di aver garantito il normale e corretto svolgimento delle elezioni, così come hanno potuto certificare anche i numerosi ‘osservatori elettorali’ e i rappresentanti dell’Osa, l’Organizzazione degli Stati americani, presenti ad Asuncion e in Paraguay in queste giornate elettorali. E’ un segno di grande maturità che fa onore a coloro che hanno permesso che l’espressione libera della volontà popolare venisse garantita e rispettata.

"Conobbi Lugo un anno fa - ha concluso il Sottosegretario - quando mi recai in Paraguay per incontri bilaterali con il governo paraguayano. Allora l’ex Vescovo era ancora pressoché sconosciuto in Europa. Volli incontrarlo perché incarnava già da quel momento la volontà di cambiamento, di giustizia sociale e di innovazione che covava in tanta parte della società paraguayana. Nel lungo incontro ebbi la netta sensazione di una persona con uno stile pacato, riflessivo, cosciente che il percorso del Paraguay verso il cambiamento dovesse avere caratteristiche autonome, senza seguire ‘modelli’ di altri paesi. Mi sembrarono, le sue, riflessioni, piene di equilibrio e buon senso, caratteristiche che sicuramente saranno preziose nella gestione di una situazione politica che lo vede privo di una maggioranza parlamentare. Formulo i miei migliori auguri a Lugo e alla democrazia paraguayana, nell’auspicio che la forte ripresa di collaborazione già avviata in questi ultimi due anni tra il governo italiano e quello del Paraguay, possa proseguire e rafforzarsi tra i nuovi governi che, rispettivamente, stanno nascendo nei nostri due paesi”.

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