Di Stefano (Pdl), sconcertato da Veltroni

27 Dicembre 2008   19:27  
"Il centrodestra ha bene in mente che non deve prendere lezioni da nessuno specie dal Pd, dilaniato prima che da vicende giudiziarie, da lotte intestine di basso cabotaggio". Lo ha sottolineato uno dei coordinatori regionali del Pdl, il senatore Fabrizio Di Stefano, a proposito delle dichiarazioni del segretario nazionale del Pd, Walter Veltroni sulla vicenda giudiziaria riguardante l'ex sindaco ed ex segretario regionale del Pd, Luciano D'Alfonso. Di Stefano si dice "sconcertato" dal fatto che Veltroni "mentre tace sulla vicenda accaduta il 14 luglio scorso, che ha interessato uno dei padri fondatori del Pd, oggi prende posizione in maniera netta sul caso D'Alfonso, seguendo una linea contrastante con quella che ha sempre avuto il partito, e giudica l'operato della magistratura". Il coordinatore del Pdl fa presente, invece, che il centrodestra "non si permette di criticare l'operato della magistratura", aggiungendo che "il Pd si è reso protagonista di una stagione che ha segnato in negativo la regione"."Ma di questo - ha sottolineato - non abbiamo sentito nessuno fare ammenda". Di Stefano ha ricordato inoltre che in questi anni il Pdl ha portato avanti battaglie all'interno del Comune di Pescara sulle scelte amministrative del sindaco, che non riteneva giuste per il bene della città, "ma non confondiamo le battaglie politiche con quelle giudiziarie". Per l'esponente del Pdl, "nessuno deve permettersi di dare sentenze o dire quale sentenza è giusta e quale sbagliata". "Tutta la classe politica abruzzese - ha osservato - deve dare prova di maturità. Dobbiamo fare politica e non altro e su questa base bisogna ripartire".

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