Di Stefano: no ai medici-spia. Del Turco nel Pdl? Non voto..

Intervista al senatore di An

20 Marzo 2009   13:56  

“Mi manca l’Abruzzo e il consiglio regionale” esordisce così il senatore di An Fabrizio Di Stefano, nella nostra intervista realizzata a poche a poche ore dallo scioglimento del suo partito, davanti a Palazzo dell'Emiciclo,  Gli chiediamo prima di tutto quali sondaggi finora  gli obiettivi raggiunti del suo lavoro da senatore, quali e quante le proposte di legge e gli emendamenti presentati.   Giusto per verificare la produttività di chi gli abruzzesi hanno votato.
Di Stefano cita a tal proposito gli emendamenti mille-proroghe per l’abolizione dell’Ici per i fabbricati rurali. Ora ha presentato emendamenti al testamento biologico. Di Stefano sostiene la posizione cosiddetta Pro-life, la più intransigente.
Sulla vicenda medici-spia, Di Stefano sostiene invece che la  ribellione dei 101 parlamentari del Pdl è condivisibile: al medico non si  può chiedere di fare  l’ispettore.
Sul taglio di stipendi e vitalizi ai consiglieri regionali Di Stefano ricorda di aver presentato un ddl nel 2002 sull‘abolizione dei vitalizi:  “E’uno schiaffo percepire un emolumento pensionistico di svariati migliaia di euro, per pochi anni di lavoro. La politica deve fare scelte forti. Non si può vivere di sola politica”
Chiediamo poi : Filippo Piccone è caduto in disgrazia? Ovvero, sarà lei il futuro coordinatore regionale del Pdl abruzzese? Di Stefano è realista: non si deciderà in base alle persone, ma alla regola del 70 a Forza Italia il 30 ad An. “Non mi piace ma è così…” , taglia corto, con una venatura di disappunto..
Sulla candidatura di Ottaviano Del Turco nelle file del Pdl è perentorio: Sarebbe assurdo, spero che non accada, se accadrà non vado a votare…”

 


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