Diavolo generoso ma punito dagli episodi. Teramo-Castel Rigone 3-4

08 Dicembre 2013   17:10  

Autentica girandola di emozioni a Piano d'Accio, dove però alla fine a sorridere non è il Teramo, sconfitto 3-4 dal Castel Rigone dopo una sfida tiratissima, per la seconda volta di fila in campionato.

Prova generosa ma assai sfortunata del Diavolo, cui non sono bastate le reti e le ottime prestazioni di Alessandro Di Paolantonio e del solito Dimas Oliveira Gonçalves (un'altra doppietta per lui), penalizzato dall'espulsione di Angelo Gregorio al 54', che ha costretto i biancorossi a giocare in 10 contro 11 per quasi tutto il secondo tempo, e puniti dagli episodi, essendo tre delle quattro reti degli umbri da situazioni di palla inattiva (un rigore e due azioni d'angolo).

Solito 4-2-3-1 per gli uomini di Vincenzo Vivarini, che deve fare a meno dell'acciaccato De Fabritiis e preferisce non rischiare da subito Casolla e Bernardo, entrambi non al top, ed opta quindi per spostare Scipioni sull'out destro di difesa con Gregorio a sinistra, con Gaeta punto di riferimento offensivo supportato dal trio Di Paolantonio-Dimas-Petrella. Debutto dal 1' in mediana per Arcuri, al fianco di Cenciarelli.

Primi minuti di studio reciproco, poi all' 8' il primo sussulto della gara da parte degli ospiti, evidentemente decisi a dimostrare di essere venuti a Teramo per giocarsela a viso aperto, con una conclusione poco fuori dall'area di Agostinelli che termina fuori non di molto.

In questa prima fase sono gli ospiti ad apparire maggiormente propositivi, tanto che legittimano il maggior possesso palla con una nuova conclusione di Redi al 20', che però termina al lato. A questo punto il Teramo inizia ad uscire dal torpore con Dimas, che al 23' calcia per la prima volta verso la porta umbra, ma non inquadra lo specchio della porta per pochi centimetri.

Al 27', tuttavia, la buona volontà palesata dal Castel Rigone nella prima fase viene premiata grazie a Vicedomini, che conquista la sfera e, nei pressi del limite dell'area, la serve a Tranchitella che infila l'incolpevole Serraiocco e sigla lo 0-1.

Lo svantaggio desta definitivamente il Diavolo, apparso sinora alquanto compassato (folata di Dimas a parte), che assume da subito l'iniziativa del gioco e già al 32' perviene al pareggio, forse al di là degli oggettivi meriti ed in modo alquanto casuale, grazie ad un tiro cross Di Paolantonio deviato in maniera decisiva da Sbaraglia che termia alle spalle di Zucconi per l'1-1.

Il pari, benché frutto di un episodio favorevole, fa letteralemtne cambiare marcia ai biancorossi, decisamente più determinati e capaci, al 41', di ribaltare il risultato con il solito Dimas, che finalizza con un magistrale sinistro a giro sotto l'incrocio un contropiede intrapreso da Gaeta e segna il 2-1. Le sorti della gara sembrano essere decisamente svoltate, tanto che al 43' sempre Dimas rischia di segnare il 3-1 con un velenoso tiro che però termina al lato non di molto.

Chiuso il primo tempo sul 2-1, la riresa si apre subito con una sorpresa, dato che al 49' il Castel Rigone perviene inaspettatamente al pareggio con Gimmelli, che su azione d'angolo approfitta di un'indecisione di Serraiocco ed insacca sottomisura il 2-2.

Il nuovo pari rinfranca visibilmente gli ospiti, che riprendono a giocare come ad inizio gara ed al 54' vengono premiati dalla concessione di un rigore per una spinta di Gregorio ai danni di Bontà, che comporta in più l'espulsione (forse eccessiva)  del terzino biancorosso: sul dischetto va Tranchitella che non sbaglia e segna il 2-3.

Sotto nel punteggio e con un uomo in meno, partita chiusa per il Teramo? Macché: la compagine biancorossa non demorde e, pur impostato da Vivarini con un prudente 4-4-1 con Dimas prima punta, proprio il brasiliano al 59' paga gli sforzi dei compagni segnando il 3-3 e la doppietta personale su assist di Petrella.

Riottenuta la parità, il Diavolo comincia addirittura a credere nuovamente alla vittoria, ma le conclusioni di Dimas al 69' (non di molto al lato) e Di Paolantonio al 71' (deviazione di Zucconi in angolo) non hanno fortuna. Senonché, poco dopo, la dura legge del calcio si abbatte sul Diavolo: corre il 77' allorché, di nuovo in seguito ad un corner, il neo entrato Mattelli riesce a deviare sottomisura in rete per il clamoroso 3-4 del Castel Rigone.

Il Diavolo non ci sta però a perdere, ed incurante dell'inferiorità tenta il tutto per tutto buttandosi a testa bassa in avanti alla ricerca del pari. Sembra fatta all'83', ma la punizione di Dimas va ad infrangersi sul palo a portiere fuori causa, e sulla ribattuta il neo entrato Pacini va a segno, ma la rete è giustamente annullata per fuorigioco.

I biancorossi ci provano ancora, anche oltre il 90', ma in pieno recupero la deviazione in area di Patierno, anch'egli gettato nella mischia, su cross dell'irriducibile Di Paolantonio viene fermata sulla linea da un difensore ospite.

Dopo 5' di recupero, il triplice fischio conclusivo manda in archivio la seconda sconfitta di fila, parsa quanto mai ingenerosa in virtù dell'impegno mostrato dai ragazzi di Vivarini in inferiorità numerica, paradossalmente meno brillanti in 11 contro 11.

Oggi gli episodi hanno condannato il Teramo, costretto a rifarsi nel recupero di mercoledì sul difficile campo della Vigor Lamezia.

 

Il tabellino

Teramo-Castel Rigone 3-4

Teramo (4-2-3-1): Serraiocco; Scipioni, Ferrani, Speranza, Gregorio; Cenciarelli, Arcuri (78' Casolla); Di Paolantonio, Dimas, Petrella (59' Pacini); Gaeta (84' Patierno). In panchina: Narduzzo, Caidi, Sassano, Bernardo. All. Vivarini

Castel Rigone (4-3-1-2): Zucconi; Santarelli, Gimmelli, Sbaraglia (73' Mattelli), Moracci; Vicedomini, Bontà (89' Battistelli), Montanari; Redi (73' Liurni); Agostinelli, Tranchitella. In panchina: Franzese, Luna, Ubaldi, Cappai. All. Fusi

Reti: 27' Tranchitella (C), 32' Di Paolantonio (T), 41' Dimas (T), 49' Gimmelli (C), 54' Gimmelli (C), 59' Dimas (T), 77' Mattelli (C)

Arbitro: Strippoli di Bari     Assistenti: Greco e Urselli di Taranto

Ammoniti: Bontà, Santarelli, Gimmelli, Montanari (C)

Espulso: al 54' Gregorio (T)


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