Fondi regionali per il sostegno alla disabilità in Abruzzo insufficienti: solo 101 domande approvate su 680, il 15%. Proteste in arrivo se non cambierà nulla.
Anche quest’anno, i fondi previsti per il programma "Vita indipendente", destinato a supportare le persone disabili gravi in Abruzzo, si sono rivelati insufficienti. Nonostante le richieste pervenute siano state ben 680, solo il 15% delle domande è stato approvato, lasciando fuori ben 579 persone che necessitano di questo fondamentale aiuto. La Regione Abruzzo, infatti, ha destinato solo 850.000 euro per il fondo, a fronte di una cifra richiesta di 5.946.600 euro. Questo divario ha creato una frustrazione crescente tra le famiglie, con il rischio che molte persone non possano accedere a un aiuto vitale per la loro autonomia quotidiana.
Secondo Carmine Ranieri, segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, e Claudio Ferrante, responsabile dell’Ufficio politiche per la disabilità della stessa organizzazione, la situazione è insostenibile. I due esponenti sindacali hanno espresso indignazione per il rifiuto dell'85% delle richieste, definendo questo come uno schiaffo per le centinaia di abruzzesi con disabilità grave. A causa di questa grave carenza di fondi, infatti, numerose famiglie si trovano a dover affrontare una situazione ancora più difficile e senza il supporto che avevano sperato.
Nel commentare la questione, Ranieri e Ferrante hanno evidenziato come, a differenza di altre leggi regionali, come la "legge mancia", non ci sia lo stesso impegno e attenzione nei confronti di una legge regionale che potrebbe realmente migliorare la qualità della vita di chi vive una condizione di grave disabilità. Nonostante le richieste di incontro avanzate a luglio, per discutere della situazione, l’assessore regionale alle Politiche sociali, Roberto Santangelo, non ha mai risposto. Questo silenzio ha aumentato il senso di frustrazione tra le famiglie coinvolte, che si sentono abbandonate dalle istituzioni.
La Cgil non è nuova a queste battaglie. Anche negli anni precedenti, il finanziamento iniziale del fondo per la Vita indipendente era risultato insufficiente, ma grazie all’intervento di alcuni esponenti politici, tra cui l’ex assessore Quaresimale e il presidente Marsilio, tutti i progetti presentati furono finanziati. Tuttavia, quest’anno la situazione è drasticamente peggiorata. Se non si dovesse intervenire, Ranieri e Ferrante hanno già annunciato la protesta. Il sindacato si è detto pronto a scendere in piazza, fino a incatenarsi simbolicamente davanti alla sede dell'assessorato regionale il 23 dicembre prossimo, per difendere i diritti delle persone disabili e delle loro famiglie.
La Cgil chiede un impegno immediato da parte della politica regionale per reperire risorse aggiuntive e garantire che tutte le richieste vengano soddisfatte. In caso contrario, la manifestazione del 23 dicembre segnerà l'inizio di una serie di azioni di protesta che potrebbero intensificarsi nei prossimi mesi. Per le persone con disabilità grave in Abruzzo, il futuro dipende da una rapida risposta delle istituzioni.