Doveva aprirsi questa mattina il processo per uno dei più grandi scandali ambientali europei degli ultimi anni, quello del sito chimico di Bussi con le sue mega-discariche abusive, scoperto dal Corpo Forestale di Pescara guidato da Guido Conti e dalla Procura di Pescara nel 2007.
Ma l'udienza preliminare è stata rinviata al 29 ottobre. Rinviata quindi qualsiasi decisione nei confronti dei 27 imputati, ritenuti responsabili di un disastro ambientale
senza pari nel continente, per discariche industriali abusive di
500.000 tonnellate, per l'inquinamento della falda acquifera più
importante dell'Appennino e per la contaminazione con solventi dei
pozzi S. Angelo destinati all'acqua potabile. Questi ultimi hanno
dato acqua a tutta la Val Pescara con 500.000 persone che, ignari fino
all'ultimo, hanno bevuto acqua proveniente da pozzi inquinati da
tetracloruro di carbonio, tetracloroetilene e tricloroetilene.