Discarica di Bussi, si decidono le parti civili da ammettere al processo
Solo procrastinata di un paio di settimane, la questione messa alla porta nella prima udienza si riaffaccia oggi 26 marzo, come da programma, dalla finestra del tribunale di Pescara, che pure ancora non sa se si tratti di sede temporanea o definitiva.
La faccenda è la stessa del 12 marzo scorso, due i quesiti capitali ai quali il giudice risponde in aula, dopo aver vagliato le accuse formulate dal PM, aver recepito i memoriali e ascoltato le parti.
Contestualizziamo: nel 2007 la scoperta shock di una mega discarica farcita di veleni, che poi sono diventate due, una a Bussi e una a Piano d’Orta, ad opera della forestale dell’allora comandante Guido Conti. 500mila tonnellate di porcherie tossiche ficcate sottoterra e lì rimaste per anni, come polvere spazzata sotto il tappeto dall’allora Montedison. Il fatto è che la sepoltura fu profonda ma evidentemente non abbastanza tombale, da far passare indenne l’acqua che dalla falda raggiungeva i nostri rubinetti. Adulterazione o avvelenamento? Nel primo dei due reati ipotizzati, il processo si terrebbe in tribunale, a Pescara, nel secondo, il reato ipotizzato, più grave, meriterebbe la corte d’assise, e quindi il processo verrebbe trasferito a Chieti.
E ancora: l’udienza di oggi, la seconda, stabilisce se e quali delle tante richieste di costituzione di parte civile avanzate dalle tante associazioni ambientaliste e dai privati che abitavano nella zona debbano essere ammesse, o se invece sia da ritenere fondata la richiesta di esclusione delle stesse associazioni caldeggiata dai difensori dei 19 imputati. Imputati che, a vario titolo, devono rispondere di alcuni cosiddetti reati di pericolo, disastro doloso e adulterazione di sostanze alimentari. Le associazioni ambientaliste, attraverso i loro legali, hanno rivendicato il diritto di costituirsi parte civile in quanto aventi nel proprio statuto proprio la difesa e la tutela del territorio, dalla terra al mare, passando per il fiume, inquinato, che ci sta in mezzo
