Domiciliari per Parolisi, la Procura dice no. Ora parola al Gip

18 Febbraio 2012   10:34  

La procura di Teramo ha dato parere contrario alla richiesta di trasferimento agli arresti domiciliari presentata dai legali di Salvatore Parolisi, il caporalmaggiore accusato di aver ucciso con 35 coltellate la moglie Melania Rea.

Per i pm Greta Aloisi e Davide Rosati l'uomo potrebbe continuare ad inquinare le prove. Dopo il parere della procura, che non è vincolante, si aspetta che si esprima il gip Marina Tommolini che entro cinque giorni dalla data di ricevimento dovrà pronunciarsi sull’istanza.

Gli avvocati Valter Biscotti, Nicodemo Gentile e Federica Benguardato hanno chiesto che il loro assistito possa attendere il processo nella casa dei suoi genitori, in Campania, perchè ritengono che, essendo chiusa l’inchiesta, è venuto meno il pericolo di inquinamento delle prove.

Per la Cassazione, però, che si pronunciò il 28 novembre, "Parolisi è pericoloso, una pericolosità specifica sia processuale che criminale desumibile, oltre che dalla particolare gravità ed efferatezza del delitto contestato, anche dal depistaggio posto in essere successivamente e dal deturpamento del cadavere".


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