Doping, Danilo Di Luca positivo durante l'ultimo Giro d'Italia

Il campione abruzzese sospeso

22 Luglio 2009   19:43  

Il corridore italiano Danilo Di Luca e' stato trovato positivo all'Epo "Cera" durante l'ultimo Giro d'Italia ed e' stato sospeso. A renderlo noto e' l'Unione ciclistica internazionale. Le analisi di laboratorio hanno trovato tracce del ricombinante nel sangue del ciclista nei due test effettuati rispettivamente il 20 e il 28 maggio.

DI LUCA: NON HO PRESO NIENTE

"Non ho preso niente. Cado dalle nuvole". E' quanto Danilo Di Luca ha detto in una telefonata alla madre, Maria, a proposito della positivita' al C.E.R.A rilevata per due volte durante l'ultimo Giro d'Italia, il 20 e 28 maggio scorso. "Ho appreso da lui questa notizia - riferisce all'Agi la madre di Di Luca - tutti siamo distrutti e cadiamo dalle nuvole. Non so cosa dire, Danilo corre da quando aveva 8 anni, era in gara fino all'ultimo per vincere il Giro, non aveva senso correre questo rischio. Ha gia' richiesto le controanalisi". L'atleta abruzzese, conosciuto come il 'killer di Spoltore', al momento della comunicazione della positivita' era impegnato al Brixia Tour di Brescia, poi abbandonato.

ZOMEGNA: IL GIRO VALUTERÀ AZIONI SU DI LUCA

In merito alle notizie relative alla positivita' di Danilo Di Luca, secondo classificato al Giro d'Italia del Centenario, indiziato di uso di Cera (l'Epo di terza generazione) in due controlli della corsa rosa - dopo la tappa di Arenzano e quella di Benevento -, il Direttore del Giro Angelo Zomegnan si e' cosi' espresso: "Il tam-tam dei sospetti delle ultime settimane trova drammaticamente conferma nella non negativita' del corridore Danilo Di Luca in due momenti del Giro d'Italia del Centenario. Confidiamo nella celerita' delle inchieste che le autorita' della giustizia sportiva e della giustizia ordinaria sono sicuramente chiamate a completare per arrivare ad una soluzione definitiva e inconfutabile del caso. Una volta di piu' il Giro d'Italia - che da sempre sta dalla parte della pulizia e che nel 2009 ha investito nella caccia al doping come mai era accaduto nei primi cento anni - si scopre vittima di vicende negative, che obbligano noi organizzatori a valutare azioni appropriate a tutela dell'evento nella sua sostanza e nella sua immagine".

NIBALI: ASSURDO, ASPETTIAMO ALTRE ANALISI

"Di Luca e' stato uno dei miei capitani alla Liquigas, non conosco la vicenda e quindi non posso esprimere un giudizio. Mi sembra una cosa assurda dopo tutti i casi di cera che ci sono stati, quindi prima di parlare aspettiamo le controanalisi". Lo ha dichiarato il portacolori della Liquigas Vincenzo Nibali, oggi quarto sul traguardo a 20'18" dal vincitore, in merito alla positivita' di Danilo Di Luca.

DI ROCCO: IRRESPONSABILITÀ ASSOLUTA

"Avevo definito il caso Rebellin incomprensibile, perche' oggi nessuno puo' farla franca. I controlli nel ciclismo sono in grado di individuare i metodi di doping piu' sofisticati. Con questo nuovo insulto all'intelligenza, prima ancora che all'etica professionale e alla fiducia degli sportivi ed ai danni al sistema ciclismo, siamo di fronte all'ottusita' e all'irresponsabilita' assoluta, se ci sara' la conferma definitiva". Cosi' il presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco commenta in una nota la positivita' al Cera di Danilo Di Luca emersa in due tappe del Giro del Centenario. "Va dato atto alla giustizia e alle istituzioni sportive di svolgere con grande efficacia il loro compito - ha aggiunto Di Rocco - Spero che le forze dell'ordine e gli strumenti investigativi della giustizia ordinaria ci aiutino a scovare anche i profitattori e i faccendieri. Solo un'azione sinergica a tutto campo potra' ripulire in modo radicale l'ambiente da questa piaga".


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