Dopo i Sospetti di Danno Erariale Rispunta (a Fine Estate) la Venere Influencer

31 Agosto 2023   08:08  

La figura della Venere influencer, scelta per pubblicizzare le vacanze in Italia attraverso la campagna turistica "Open to Meraviglia", è improvvisamente scomparsa dalla scena mediatica. L'assenza della Venere dai canali social è stata notata dai media e dal pubblico: non è stata più vista su Twitter, non è rintracciabile su Facebook e TikTok, e l'ultima pubblicazione su Instagram risale al 27 giugno, ossia due mesi fa. Questo inaspettato e prolungato silenzio ha gettato un'ombra sul progetto di marketing guidato dalla ministra del Turismo, Daniela Santanchè, proprio nel momento in cui doveva sostenere l'industria turistica nazionale.

La campagna "Open to Meraviglia" aveva già suscitato una serie di critiche a causa di errori e controversie. Tuttavia, adesso la Procura della Corte dei Conti del Lazio sta approfondendo la situazione: secondo quanto riportato dal quotidiano Repubblica, è stata avviata un'indagine per comprendere il motivo dell'improvvisa scomparsa della Venere, finanziata con denaro pubblico. Il procuratore regionale per il Lazio, Pio Silvestri, ha avviato un'istruttoria e presto verranno richieste spiegazioni direttamente al Ministero del Turismo, con l'ipotesi di un possibile danno erariale.

L'operazione "Open to Meraviglia" aveva incontrato difficoltà sin dall'inizio: il dominio non era stato registrato, le immagini della Venere di Botticelli erano state prese da cataloghi online gratuiti, e alcuni frame del video promozionale erano stati acquistati da una piattaforma stock di video, inclusi frammenti di un video di una cantina slovena. Inoltre, le foto a bassa risoluzione erano state prese da WhatsApp e pubblicate senza essere rinominate, e le traduzioni dall'italiano al tedesco erano risultate inadeguate, con errori come Camerino tradotto in Garderobe e Prato in Rasen.

Nel frattempo, era iniziata la pubblicazione di post con il nickname "Venere Italia 23", mostrando alcune delle più belle località italiane, da Polignano a Pompei. Tuttavia, il 27 giugno era stato pubblicato l'ultimo post, raffigurante la Venere di Santanchè a Taormina. Successivamente, la campagna "Open to Meraviglia" è riemersa con un post sul profilo Instagram della Federazione Italiana Pallavolo, in cui le giocatrici della Nazionale femminile posavano con una maglietta raffigurante la Venere, scelta come simbolo del turismo italiano. Tuttavia, il fatto che il video non sia stato condiviso sull'account ufficiale della campagna ha sollevato ulteriori domande.

La spiegazione fornita da Santanchè a Repubblica riguardo alla scomparsa della Venere è stata che si è trattata di una "scelta ponderata" per far convergere la campagna sul portale italia.it, dove erano state pubblicate traduzioni comiche e immagini a bassa risoluzione prese da WhatsApp. Intanto, la Corte dei Conti sta indagando. Si è appreso che solo il lancio della "Venere in Jeans" ha comportato una spesa di 138.000 euro, appena sotto la soglia che avrebbe richiesto una gara pubblica secondo le norme europee. Il Dipartimento per l'Editoria di Palazzo Chigi aveva autorizzato direttamente l'agenzia di comunicazione Armando Testa a realizzare lo spot. La campagna "Open to Meraviglia" nel suo complesso aveva un costo di circa 9 milioni di euro.


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