Dopo l'apocalisse. Il tempo del ricordo

29 Giugno 2009   08:20  

Venerdì 26 giugno, all'Aquila, presso la sala stampa della Guardia di Finanza di Coppito è stato presentato per la prima volta il libro Terrae Motus ore 3.32 L' Aquila 6 aprile 2009. Lo stesso sarà presentato alla città martedì 30 giugno alle 18 presso la libreria della galleria l'Aquilone.

Si tratta di un volume di fotografie prese da Roberto Grillo e Renato Vitturini, subito dopo la scossa, quando l'atmosfera della città era ancora carica del polverone sollevato dalle sue rovine. Alla raccolta si accompagnano una serie di testimonianze scritte da alcuni aquilani, tradotte anche in inglese per favorire una maggiore diffusione del libro. Novantanove copie di questo libro sono state offerte a Guido Bertolaso, Capo del Dipartimento della Protezione Civile, affinché ne faccia dono agli ospiti della città durante il G8.

L'occhio dei due fotografi ci aiuta a comprendere la realtà di quella notte e della giornata successiva, in cui eravamo fuori casa, felici di essere vivi, e sgomentati da morte e desolazione, realtà di una vastità che ancora oggi stentiamo a comprendere, più di due mesi dopo l'evento. Infatti è una realtà difficile da penetrare, i centri storici della città e dei borghi che la circondavano, ovvero le vie del nostro vivere quotidiano, sono e rimarranno vietati al nostro passaggio per chissà quanto tempo. Sono stati coraggiosissimi i due fotografi, due grandi professionisti che hanno messo uno sguardo attento e partecipe, sensibilità ed arte a servizio della città in uno dei momenti più difficili della sua storia.

Questa raccolta di fotografie inizia con alcune immagini de L'Aquila come era, cortili, facciate e cupole colte in bianco e nero nelle armoniose geometrie di spazi, luci ed ombre, ancora integri, linee ed architetture impresse nella memoria di tanti che sono cresciuti fra di loro, oggi fantasmi personali, destinati a svanire. Seguono le immagini della tragica notte, queste a colori, i colori scuri della notte, appena illuminati da un fascio di luce che illumina macerie e cumuli di rovine su marciapiedi e strade, pietre, calce, mattoni ed arredi scaraventati via dai loro posti in una manciata di secondi.

La luce del giorno illumina volti, persone e luoghi più noti e meno noti della nostra vita quotidiana, piazza Duomo, il corso e le vie principali della città, case sventrate che aprono allo sguardo dei passanti l'intimità violata dei loro abitanti, chiese senza cupole e senza campanili, strade e vicoletti impraticabili per le macerie che li riempiono, vedute panoramiche e particolari dei borghi circostanti, anch'essi distrutti dalla furia apocalittica del sisma.

Nascono da tutto questo immagini ricche di colori sobri ed armoniosi, usati quasi con pudore nel mettere in luce la realtà che man a mano si rivelava all'occhio del fotografo ed oggi al nostro. Alcune foto evidenziano la realtà delle macerie con linee geometriche quasi astratte, come la crepa nella parete rossa, la facciata dalle finestre verdi, le rovine del parcheggio dell'Hotel Duca degli Abruzzi, appena riconoscibili nella realtà di qualche particolare, linee fortemente suggestive ed evocative di immagini perdute. Tanti volti giovani e meno giovani popolano questa tragica realtà, da segnalare la bellezza straordinaria della foto che mostra la coppia dei due giovani avvolti in una coperta, per strada all'improvviso, i volti immobili in uno stupore e tristezza infiniti.

Questo libro di immagini passa di mano in mano, suscita avido interesse e reazioni emotive forti, discussioni per riconoscere luoghi e persone, un interesse che non ho mai visto dal contatto con un libro. E' opportuno rendere noto che l'intero ricavato della vendita delle copie del libro sarà devoluto a finanziare, nel territorio aquilano,uno “spazio del ricordo”, per mettere a disposizione di quanti vogliono conoscere e ricordare ciò che accadde quella notte, ciò che fu, è e sarà L'Aquila.

Emanuela Medoro

Foto di Roberto Grillo, scattata il 6 Aprile


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