Ormai si va allo scontro, la civile concertazione non tiene più, gli esercenti annunciano ricorso al Tar contro l’ordinanza che impone la chiusura anticipata dei locali alle 2 per motivi di ordine pubblico.
A fine giornata, quella di ieri, fitta di incontri e mediazioni, la speranza dei titolari di pub e ristoranti di convincere il prefetto, Paolo Orrei, a sospendere il suo provvedimento è svanita.
A nulla è valso neppure l’ordine del giorno che il consiglio comunale ha approvato all’unanimità, con cui si invitava il sindaco, Luciano D’Alfonso, a intercedere per far sospendere l’ordinanza.
Due delegazioni di esercenti pubblici, una di via delle Caserme guidata dalla proprietaria del Samboa, Stefania Di Blasio e l’altra di corso Manthoné, rappresentata dal titolare del locale Trieste, Riccardo Ciferni, si sono presentate in Comune di buon mattino e sono state ricevute dal sindaco. La riunione è stata molto accesa, e le due rappresentanze non sono risultata neppure unite, perché le loro posizioni sulle proposte da presentare a D’Alfonso come alternative all’ordinanza prefettizia divergevano.
Per la Di Blasio “la sicurezza si può garantire riportando la cultura, vera vocazione del centro storico, per questo abbiamo organizzato una serie di spettacoli e concerti, dal 18 giugno al primo agosto”. “La nostra proposta resta quella degli steward”, ha ribattuto Ciferni.
Il sindaco ha lanciato l’idea di un posto fisso di polizia per Pescara vecchia, prima che la riunione si chiudesse, dopo un’ora, con la rassicurazione della sua mediazione con il prefetto.
In mattinata si è riunito anche il consiglio comunale, che si è concluso con un ordine del giorno, firmato dai consiglieri del centrodestra, Luigi Albore Mascia, Guerino Testa, Lorenzo Sospiri, Amedeo Volpe e Berardino Fiorilli, approvato all’unanimità dall’aula con cui si invitava il sindaco ad intercedere nei confronti del prefetto per convincerlo a sospendere l’ordinanza e a sperimentare, in alternativa, le proposte degli esercenti.
Alle 17, ieri pomeriggio, una delegazione di ristoratori e titolari di esercizi pubblici di Pescara vecchia, guidata da Riccardo Ciferni, è stata ricevuta dal prefetto, insieme a D’Alfonso. “Si è trattato di un incontro cordiale” hanno raccontato gli esercenti, ”abbiamo esposto le nostre ragioni e il prefetto ci ha ascoltato. Ha poi precisato di aver emanato quell’ordinanza per tutelare chi lavora onestamente e i cittadini. Il prefetto ha dunque confermato la propria posizione”.
La linea dura, ha dunque convinto i titolari a fare ricorso, annunciato nella serata di ieri.