L'Aquila si trova al centro di una controversia riguardante l'installazione di dossi stradali su alcune delle sue principali arterie. Nei giorni scorsi, Dino Rossi, rappresentante del Cospa (Comitato degli Allevatori), ha presentato una diffida al Comune per la rimozione dei dossi, sostenendo che questi non rispettano le normative vigenti.
Nel mirino del comitato, in particolare, i dossi recentemente installati su viale della Croce Rossa, in risposta alle richieste dei residenti dopo numerosi incidenti e investimenti. Rossi e il suo gruppo sostengono che tali dossi non siano conformi alle specifiche del Codice della Strada.
Il Comune dell'Aquila ha risposto rapidamente. "Sul nostro patrimonio viario non risultano installati dispositivi che violano l’articolo 179 del regolamento di esecuzione del Codice della Strada," ha dichiarato Carlo Bolino, funzionario comunale, in una nota ufficiale. Secondo Bolino, i dossi installati rispettano le normative e sono stati posizionati per migliorare la sicurezza stradale.
Tuttavia, il comitato guidato da Rossi insiste che i dossi, seppur artificiali e omologati, sono vietati nelle aree non residenziali e, pertanto, richiedono la loro immediata rimozione. In caso contrario, il comitato ha minacciato di presentare una denuncia penale contro il Comune.
La diffida del comitato cita il Codice della Strada, sottolineando che i dossi possono essere installati solo su "strade residenziali", una classificazione che, secondo loro, non si applica alle aree interessate. La circolare del Ministero dell'Interno del 1999 specifica infatti che per installare tali dossi, l'area deve essere chiaramente delimitata e definita come residenziale.
Inoltre, il regolamento di attuazione del Codice della Strada vieta l'impiego dei dossi su strade utilizzate come itinerari preferenziali per i veicoli di soccorso o di pronto intervento, una situazione che sembra applicarsi alle strade in questione, prossime all'ospedale e a diverse caserme delle forze dell'ordine.
Il comitato invita quindi il sindaco a rimuovere tempestivamente i dossi, avvertendo che, in caso contrario, procederanno con azioni legali e inviteranno gli automobilisti danneggiati a citare il Comune per danni.
La disputa resta accesa, con il Comune che difende le sue scelte in nome della sicurezza stradale e i residenti che richiedono il rispetto rigoroso delle normative.