Dragaggio, Allegrino a Testa: "Prima di dimissioni denunci"

27 Gennaio 2012   15:56  

Antonella Allegrino a Testa sul dragaggio: “Non utili, utilissime le dimissioni da commissario straordinario impantanato nei fanghi del porto. Se qualcuno ne ha colpa Testa lo denunci e poi lasci il posto a un tecnico capace di attuare soluzioni definitive. L’acquisto di una draga e il recupero dei fanghi  per attività ecocompatibili potrebbero risolvere l’urgenza e anche creare nuovi posti di lavoro, ma nessuno si muove seriamente”.
“Se è utile che Testa si dimetta da commissario per sbloccare la paralisi in cui affoga il porto di Pescara? Sì commissario, è utile se dopo tutti questi mesi l'unica cosa che Pescara ha in mano è un porto ancora insabbiato e la denuncia pubblica della propria incapacità a risolvere la paralisi. Purtroppo non è stato utile farsi avanti ed essere nominato commissario delegato al porto da un governo amico, ma certamente sarebbe più utile lasciare la carica per fare agire un tecnico nominato da un governo tecnico, qualcuno che sia in grado di prendere decisioni risolutive e non soltanto di emergenza per la situazione in cui si trova lo scalo più importante d'Abruzzo.
Ma prima di dimettersi, Testa denunci alle autorità competenti cosa o chi gli impedisce di far andare avanti appalto e lavori, come ieri il commissario ha detto in conferenza stampa, parlando di responsabilità a causa del mancato rilascio delle analisi sui sedimenti, ma senza indirizzarle. Sia coraggioso, le denunci  se ha elementi concreti su cui fondare le proprie accuse.
Da oltre un anno stiamo ancora aspettando l'esito di analisi che, se positive per il dragaggio,  consentirebbero l'asportazione di un quantitativo di fanghi che non risolverà l'emergenza e manderà in fumo due milioni di spesa che la comunità sta pagando senza avere alcun beneficio: infatti dopo qualche mese dall’intervento rischieremo di ritrovarci punto e a capo con nuovi fanghi da sgombrare e nuove draghe da noleggiare a costi elevati Testa si è fatto avanti, ma come sta impiegando i suoi poteri straordinari? Dov'è la soluzione definitiva del problema? Impiegare risorse pubbliche per soluzioni tampone, che soluzione è?
Perché in tutti questi mesi non si è pensato ad un dragaggio stanziale, a dare una spinta forte al Prg portuale redatto dal Comune nel 2008 e impaludato negli iter burocratici. Una draga costa un milione di euro e potrebbe non solo operare su Pescara, ma essere a servizio anche di altri porti, creare posti di lavoro, rappresentare una via d'uscita all'emergenza. Perché si è pensato solo all'emergenza, senza guardare ad un'alternativa concreta, ecocompatibile e diversa dallo smaltimento in mare, come il riutilizzo dei materiali in edilizia oppure la verifica della possibilità di smaltirli nei cementifici come accade per alcune categorie di rifiuti.
Invece ci ritroviamo oggi un commissario che ammette la sua impotenza, però vuole andare avanti, continuando a spendere inutilmente risorse a cui si aggiungeranno i danni causati dal blocco, un commissario che farebbe  una figura migliore dimettendosi”.


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