Dubbi di Confindustria su Abruzzo Engineering

12 Marzo 2007   14:02  
Le piccole e medie imprese abruzzesi operanti nel terziario avanzano forti dubbi in merito al piano industriale presentato da Abruzzo Engineering e che prevede come core-business un investimento di venti milioni di euro per la modernizzazione e velocizzazione della rete Internet in Abruzzo. "Abruzzo Enginring - spiega il Presidente della Consulta regionale del terziario avanzato di Confindustria, Franco Silvi - è una società controllata al 60% dalla Regione, al 10% dalla Provincia dell’Aquila e al 30% dalla Selex Service Management, che è una società privata". E dunque, vista la presenza di un privato, si pone un problema di rispetto del principio della libera concorrenza: altre piccole e medie imprese abruzzesi infatti rimarrebero escluse da commesse ed appalti che saranno direttamente affidati dalla Regione alla sua controllata, con conseguente alterazione del mercato. Abruzzo Engineering infatti non si limiterà a distendere la banda larga sul territorio, ma venderà servizi per la pubblica amministrazione che correranno su questa rete. La Confindustria presenterà dunque alla Comunità Europea un quesito sulle modalità di affidamento degli appalti alla Abruzzo Engineering. Immediata la replica del presidente di Abruzzo Engineering Lamberto Quarta: "La società che presiedo - ha affermato - è al 100 per cento per cento pubblica, perchè Selex Service Management fa parte del gruppo Finmeccanica, controllata dal Governo." "Dunque - questo è il ragionamento di Quarta - Abruzzo Engineering può beneficiare di affidamenti diretti muovendosi nel pieno rispetto del quadro normativo previsto dal Decreto Bersani". "L´estensione della banda larga su tutto il territorio - conclude Lamberto Quarta - creerà grandi opportunità, in termini di servizi e di business, anche per le piccole e medie imprese". FT

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