Duplice omicidio di Bazzano, l'inquietante ipotesi di traffico di armi in città

21 Gennaio 2013   18:49  

Motivazioni risibili, come se ce ne fossero di valide per uccidere qualcuno, sembrano quelle addotte da ,Burhan Kapplani, noto in città come Bruno, piccolo imprenditore da anni a L'Aquila, a giustificazione del suo folle gesto: giovedì scorso a L'Aquila ha ucciso a bruciapelo la sua ex moglie Orieta e il suo nuovo fidanzato, Hana Shpetin, perché non accettava che la Oriejta orami sua ex, avesse accolto in casa con i suoi figli il nuovo compagno.

Kappplani l'aveva sposata per procura quando lei aveva solo 15 anni, e negli anni le vessazioni non si sono risparmiate. Uno dei fatti gravi della loro relazioni è documentato da una denuncia. L’estate scorsa Orieta era andata al mare con il fidanzato, che era stato accettato bene dalla famiglia di lei e anche dai figli), il marito arrivato in casa ha trovato i figli da soli. La figlia più grande alla domanda del padre replica che la madre non c’è. E allora lui si arrabbia e se la prende con la ragazza minorenne. Vengono avvertiti i carabinieri che stilano un rapporto e lo inviano in Procura. L’accusa è percosse in famiglia. Intanto emergono nuovi dettagli sull'atroce duplice omicidio.

Bruno, come sempre accade, non arriva ad un gesto folle all'improvviso. Rancori, senso di possesso, violenza pensata e consumata, morale e fisica. Come rivela il quotidiano il Centro, esistono anche prove della doppia morale di Kapplani: fra cui la denuncia di una donna che qualche mese fa si era rivolta alle forze dell’ordine per segnalare un uomo che la molestava con epiteti volgarmente galanti, le chiedeva esplicitamente rapporti sessuali e le telefonava in continuazione, era Kapplani. Intanto emergono altri dettagli sull'omicidio.

L'uomo per uccidere ha usato una pistola rubata in una casa inagibile al Torrione, acquistandola da altre persone, forse albanesi. Un gesto che dimostra tutta la premeditazione del tragico gesto. Chi ha fornito l’arma potrebbe essere accusato di favoreggiamento di omicidio ma i carabinieri, che sul fatto mantengono assoluto riserbo, vogliono capire se dietro a tutto non ci sia una vera e propria organizzazione criminale in grado di fornire armi. Cosa che, se verificata, sarebbe molto preoccupante per l'intera città.

(b.b.)

Immagini e montaggio Marialaura Carducci


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