ELEZIONI ANNULLATE: Masci sfida il Tar, parte ricorso immediato al Consiglio di Stato

26 Giugno 2025   18:08  

Il sindaco Masci contesta l’annullamento del voto in 27 sezioni, lo definisce un affronto alla volontà popolare e lancia un ricorso al Consiglio di Stato.

Il 25 giugno 2025, il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha reagito al verdetto del Tar Abruzzo, che ha disposto la ripetizione del voto in 27 sezioni, coinvolgendo circa 16.000 cittadini.

Secondo Masci, il provvedimento si concentra su presunti errori formali dei presidenti di seggio, ignorando il fatto che il riconteggio confermi la sua vittoria al primo turno con il 50,95 % dei consensi, ovvero 494 voti sopra la soglia del 50% più uno nelle 163 sezioni positive su 170. Per il sindaco, questo approccio crea un pericoloso precedente: se si dessero priorità agli errori procedurali piuttosto che ai voti reali, tutte le elezioni italiane risulterebbero invalidate.

Masci ha annunciato che impugnerà la sentenza davanti al Consiglio di Stato, chiedendo di dare priorità alla sostanza del voto dei cittadini, anziché agli aspetti meramente verbali.

Nel frattempo, come stabilito dal Tar, il sindaco potrà continuare a esercitare solo funzioni di ordinaria amministrazione, limitate a atti urgenti e indifferibili, in attesa della pronuncia definitiva.

Un elemento nuovo e significativo arriva dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che ha espresso vicinanza a Masci, giudicando il ricorso al Consiglio di Stato “legittimo e fondato” e sottolineando che l’attenzione va posta sulla **volontà popolare” e non sulle discussioni verbali. Ha inoltre posto l’accento sul fatto che molte grandi città presentano analoghe carenze nei verbali, prospettando un intervento ampio del Consiglio di Stato.

In parallelo, la Procura di Pescara ha ricevuto gli atti dal Tar per verificare eventuali ipotesi di reato legate alle presunte irregolarità nelle sezioni annullate


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore