Ecco perchè difendo papa Benedetto XVI

di Nicola Facciolini

12 Aprile 2010   12:07  

L'Aquila / Ecco perché bisogna difendere il Santo Padre Benedetto XVI anche dal fuoco "amico": vogliono crocifiggere il Papa! C'è chi non sopporta parole di un certo tipo sulla globalizzazione, sullo sfruttamento delle risorse naturali, sulla dignità del lavoro: tematiche affrontate dal kolossal "Avatar" di James Cameron per celebrare la 40ma Giornata della Terra. E' giunta l'ora che la Chiesa Apostolica Romana passi alla controffensiva mediatica, politica e giudiziaria, per l'affermazione della Verità sugli orrori commessi ogni giorno dall'uomo a danno dei minori, dei giovani, dei più indifesi, dei derelitti, dei bisognosi. Sull'esempio dei Santi, le telecamere, i proiettori cinematografici, le fotocamere digitali, si aprano alla realtà di questi altri orrori. Gesù nel Vangelo ci ricorda che questi scandali devono accadere prima della fine del mondo. Ma guai a chi li commette! Che il regista Mel Gibson e la sua Icon, battano un colpo!

(di Nicola Facciolini)

La Chiesa Cattolica Romana da duemila anni a questa parte, è sempre difesa dal Signore Gesù Cristo, il Risorto, come sta scritto:"...le porte degli Inferi non prevarranno". La Chiesa Apostolica Romana non ha bisogno delle nostre misere difese giornalistiche: ma volenti o nolenti non possiamo tacere il nostro laico disgusto di cristiani e cattolici verso gli attacchi mediatici "sparati" contro il Romano Pontefice Benedetto XVI.
Il Cardinale Sodano nella Domenica di Pasqua del 4 aprile 2010 ha giustamente ricordato l'unità della Chiesa nella difesa del Santo Padre, "dolce Cristo in terra", richiamando l'espressione tanto cara alla terziaria domenicana Santa Caterina da Siena. Chi con spocchiosa tracotanza, continua a gettare fango sulla Chiesa e sul Papa, è da sempre il diavolo in servizio permanente effettivo, il quale si serve dei suoi servi.

Lo scandalo della pedofilia, ma anche della prostituzione giovanile, dei rapimenti per il traffico di esseri umani e l'espianto degli organi destinati ai signori della Terra, ammorba il mondo e non la Chiesa Cattolica. Ma nessuno ne parla e ne scrive. Gli orrori commessi sulla Terra ogni giorno, che non vediamo nei telegiornali, nei talk-show e che nessun film riuscirà mai a rappresentare e denunciare efficacemente, neppure in 3D e 4D, superano di gran lunga la più fervida immaginazione del più bravo dei registi horror. La menzogna ci circonda anche nei fatti della cronaca quotidiana.

La pedofilia (fenomeno, ahinoi, diffuso fin dalla fondazione della civiltà umana, passando per i filosofi greci e romani, ma nessuno lo ricorda agli studenti!) non risparmia neppure le altre fedi religiose. Tuttavia, stranamente, nessun avvocato di altra confessione religiosa (vorrei essere smentito) ne ha mai istruito una causa e uno scoop giornalistico.

Disinformazione, calunnie e deformazione dei fatti giudiziari e politici, fanno poi il resto. Corrotti e corruttori, a qualsiasi livello mediatico, politico, finanziario e giudiziario operino su Internet e nel mondo reale, stanno spalancando le porte dell'Inferno sulla Terra per i loro interessi personali. Speriamo che la Verità tutta intera, venga presto alla luce su questi ed altri fatti, per il nostro bene. Ma, come giustamente osserva e scrive il giornalista Andrea Tornielli sul quotidiano "Il Giornale", contro Papa Benedetto XVI convergono interessi su tre livelli: uno interno alla Chiesa che non condivide il pontificato di Benedetto XVI, uno mediatico-economico che vede avvocati pronti a tutto per guadagnare, uno delle lobby che vogliono limitare il potere del Vaticano.

Chi predica la Pace, infatti, non è ben visto negli Usa e nel mondo.
L'economia delle armi e della guerra permanente, infatti, odia la Chiesa e Cristo. E' bene ricordarlo. Siamo in stato di guerra, ma non sembra: l'industria bellica moltiplica soldi a palate con annesso letame. Dicono, per difesa della civiltà occidentale, che siamo in guerra! Ma è davvero così che stanno le cose? "L'impressione è che in questi giorni ci si trovi di fronte a un regolamento di conti. Al di là dei casi specifici, c'è davvero l'impressione che in queste settimane si sia di fronte a una sorta di regolamento di conti con il pontificato ratzingeriano". Al quale non si perdonano il motu proprio che ha riabilitato la messa antica preconciliare, la revoca della scomunica ai lefebvriani e il decreto sulle virtù eroiche di Pio XII, firmato lo scorso dicembre, senza contare il discorso di Ratisbona che ha mandato su tutte le furie il mondo islamico.

"Ma anche, forse più nascostamente, c'è chi non sopporta parole di un certo tipo sulla globalizzazione, sullo sfruttamento delle risorse naturali, sulla dignità del lavoro". Tematiche affrontate peraltro dallo stesso regista canadese James Cameron nel suo capolavoro cinematografico "Avatar" da 2,7 miliardi di dollari, per celebrare la 40ma Giornata della Terra, il prossimo 22 Aprile 2010 (www.giornatamondialedellaterra.it/terra/). Sembra che ogni atto di Papa Ratzinger «irriti» certi ambienti e «uno si deve chiedere il perché», osserva il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, intervistato dalla Cnn, mentre nei giorni scorsi l'ex Segretario di Stato Angelo Sodano aveva messo direttamente in rapporto gli attacchi a Ratzinger con il messaggio della Chiesa su vita e famiglia.

"L'impressione è che Oltretevere - ci ricorda Tornielli - non sia ancora percepito in tutta la sua devastante portata quanto sta accadendo e che rischia di minare la credibilità morale della Chiesa nell'opinione pubblica".

Giorno dopo giorno, vescovi e cardinali vengono accusati di aver sottovalutato o coperto. Strane anche le false affermazioni sugli Ebrei, attribuite ad altri vescovi. "Il sospetto lambisce la curia di Wojtyla e con il caso del fondatore dei Legionari di Cristo Marcial Maciel arriva all'entourage papale più stretto. Lo stillicidio di documenti, lettere, denunce non accenna a diminuire. Mai come in questo momento agli inquilini dei sacri palazzi servirebbe un'exit strategy per uscire dall'angolo. In molti sperano che, ancora una volta, intervenga Benedetto XVI".

Neanche a farlo apposta il 9 aprile 2010 l'Associated Press ha rilanciato una lettera firmata nel 1985 dall'allora cardinale Ratzinger nella quale si consigliava prudenza sulla riduzione allo stato laicale chiesta da un prete pedofilo americano trentottenne che sarà effettivamente dimesso due anni dopo, al compimento dei 40 anni. Come già accaduto nei giorni scorsi, la lettera è stata presentata come un caso di "copertura" da parte del futuro Papa di un prete pedofilo. "Le cose non stanno così, e nel giro di qualche ora si è potuto verificare il contesto, ricordando che: 1) all'epoca la Congregazione per la dottrina della fede non era competente sui casi di pedofilia e nella lettera si parla soltanto della dimissione dallo stato clericale, non del procedimento, 2) la dimissione dallo stato clericale non si decideva prima del quarantesimo anno d'età, 3) la richiesta era stata presentata dallo stesso sacerdote coinvolto, 4) Ratzinger ha solo chiesto di approfondire il caso e due anni dopo la dimissione dallo stato clericale è arrivata, 5) non c'è stata alcuna copertura del colpevole".
Secondo Tornielli,"la cosa che più stupisce non è il fatto che queste lettere (chissà quante ne avrà firmate Ratzinger durante i 23 anni trascorsi ai vertici dell'ex Sant'Uffizio) vengano pubblicate, quanto il fatto che le si lanci e rilanci senza prima verificare i contesti e le procedure, senza cioè approfondire le circostanze per permettere a chi legge di farsi un'idea". Il che sarebbe esattamente il compito del giornalista.
Anche a noi sembra di essere di fronte a un pregiudizio ormai stabilito: il Papa-deve-essere-colpevole (magari perché vogliono trascinarlo in tribunale) e con questa lente pregiudiziare si cercano appigli, testimonianze, documenti. Quasi come con Gesù davanti a Caifa ed Anna, nello strano processo del Venerdì Santo.
Vogliono crocifiggere il Papa! Per questo vengono sbattuti in prima pagina appigli, testimonianze e documenti parziali, senza verificare il caso e spiegarne le circostanze. Ma i fatti restano fatti. "Chiunque si sia occupato un po' di Vaticano - fa notare Tornielli - sa bene che Joseph Ratzinger su queste vicende - gli abusi sui minori - era considerato poco garantista e più di qualcuno storceva il naso anche in Vaticano per la decisione con cui affrontava questi casi".
Non solo. "Mi sembra poi del tutto evidente - prosegue Tornielli - che vi sia un accanimento concertato che punta a delegittimare l'autorità morale della Chiesa, del Papa, per depotenziarne il messaggio". Quindi non intendiamo in alcun modo minimizzare gli scandali ed è sotto gli occhi di tutti che ci sono state sottovalutazioni da parte di diversi vescovi, così come ci sono state azioni frenanti anche molto gravi da parte di laici impegnati e leader spirituali nella Chiesa di Cristo che loro hanno tradito.
Soprattutto per anni non si è tenuto nella dovuta considerazione il dolore e il trauma delle vittime, delle loro famiglie, che avevano diritto non soltanto alla giustizia e alla riparazione, ma anche a un adeguato sostegno. Per questo Papa Bendetto XVI intende incontrarle personalmente, al più presto. Ci sembrano importantissime le parole pronunciate da padre Federico Lombardi nel suo editoriale su Radio Vaticana.
Parole che purtroppo lo scoop sulla lettera del 1985 hanno fatto passare in secondo piano, ma che invitiamo a leggere per riflettere. Gesù nel Vangelo ci ricorda che questi scandali devono accadere prima della fine del mondo.
Ma guai a chi li commette! E' giunta l'ora che la Chiesa Apostolica Romana passi alla controffensiva mediatica, politica e giudiziaria, per l'affermazione della Verità sugli orrori commessi sulla Terra ogni giorno dall'uomo a danno dei minori, dei giovani, dei più indifesi, dei derelitti, dei bisognosi. Sull'esempio dei Santi. Le telecamere, i proiettori cinematografici, le fotocamere digitali, si aprano alla realtà di questi altri orrori. Che il regista Mel Gibson e la sua Icon, battano un colpo!

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore